Di Riccardo Bisti – 22 novembre2014
E' difficile, molto difficile, capire cosa accadrà tra sabato e domenica. Roger Federer è parso quasi disastroso, lontanissimo dalla sua migliore versione. Non poteva essere altrimenti, anche se i suoi fedelissimi avevano sperato nel miracolo contro Gael Monfils. Invece ha perso 6-1 6-4 6-3 e abbiamo la certezza che la finale di Coppa Davis si deciderà il terzo giorno. Un dato su tutti: non gli era mai successo di non ottenere neanche un break su terra battuta, in una partita al meglio dei cinque set. E' l'emblema di un'umiliazione nel gioco, ma non certo nell'atteggiamento. Lo svizzero ha fatto quel che ha potuto, ma si è presentato all'appuntamento con appena un'ora e un quarto di allenamento tra mercoledì e giovedì. Certo, un mese fa si era allenato sul rosso prima di Basilea, ma era un Roger in perfetta forma. Adesso la sua schiena tiene in apprensione tutta la Svizzera. Tuttavia, nonostante la sconfitta, ha trovato un motivo per sorridere. A quanto pare, la schiena non gli fa male. Ed è la base da cui ripartire per il resto del weekend, dove in teoria potrebbe giocare ancora due match. “Non è stato tutto negativo – ha detto – ho iniziato a sentirmi meglio con l'andare del match. E' stato molto incoraggiante. Non avevo un grosso dolore, ma la preoccupazione per la schiena mi ha condizionato per tutta la prima parte. Era come un fantasma che non andava via”. E' già iniziato il toto-doppio: giocherà al fianco di Wawrinka? A rigor di logica si. L'orientamento di Luthi è chiaro: mettere in campo "Fedrinka" in caso di 1-1 o 0-2. Vengono coinvolti altri giocatori soltanto in caso di 2-0 dopo la prima giornata, come accaduto in Serbia e nella semifinale contro l'Italia. Luthi è stato fondamentale per ricreare un clima accettabile in casa Svizzera dopo i fatti di Londra, ma col senno di poi è attaccabile.
MONFILS: "UNO DEI MIEI MIGLIORI TRE MATCH"
Questo Federer, onestamente, non aveva mezza chance di vincere. Allora, forse, sarebbe stato meglio tenerlo a riposo e rischiarlo in doppio e sull'eventuale 2-2. A questo punto, invece, rischia di giocare tre match consecutivi e un delicato singolare domenica, magari sul 2-1 per la Francia. Se non migliora in fretta, il Federer visto contro Monfils sarebbe sfavorito contro qualsiasi singolarista francese. “So che ci sono meno rischi rispetto a qualche giorno fa, e meno rischi rispetto a stamattina. Mi renderò disponibile nel miglior modo possibile, al 100%, non solo come giocatore ma in qualsiasi ruolo”. Non c'è molto da dire sull'esibizione contro Monfils. Il francese, da perfetto showman, si è esaltato davanti ai 27.432 spettatori di Lille, finalmente calorosi dopo l'opaca prestazione di Tsonga che si era persino lamentato della loro freddezza. "E' stato uno dei migliori tre match della mia vita – ha detto Monfils, quasi imbattibile nei singolari al venerdì (ne ha vinti 6 su 7) – non tanto per il tennis, anche se ho giocato piuttosto bene. E' stata soprattutto l'importanza del match, la forza dell'avversario, il fatto di aver realizzato il mio piano dalla A alla Z. Prima del match ero molto nervoso, ma sono riuscito a trasformare lo stress in energia positiva. Poi ho avuto l'aiuto del pubblico. E' raro che la gente vada contro Federer. In realtà non succede mai…”. Molto aggressivo nello scambio da fondo, con la consueta strabordanza fisica, Monfils ha preso il largo già nel quarto game, poi ha preso un break di vantaggio in avvio di secondo. A quel punto Federer si è ripreso, ma non a sufficienza per colmare il gap. Raramente si era visto lo svizzero così impotente.
SVIZZERA A RISCHIO PROCESSI
Quando gli hanno chiesto gli altri due migliori match della sua carriera, Monfils ha ricordato la prima vittoria contro il padre…e un match perduto 10 anni fa a Bercy contro Lleyton Hewitt. “Penso che quella sia stata la migliore, sia per il livello che per l'atmosfera”. Ma questo Monfils, con i capelli raccolti a differenza del look da rapper mostrato durante il sorteggio, può tranquillamente dire la sua sull'eventuale 2-2 contro Wawrinka. Però, dopo la prima giornata, il risultato più probabile sembra un 3-1 per la Francia. Qualsiasi doppio schiereranno, i francesi sono favoriti (anche se manca lo specialista Llodra, appena ritiratosi, che non ha preso troppo bene l'esclusione del suo ex compagno Clement). E il record recente di Wawrinka-Federer non è un granchè. Dovesse scendere in campo Marco Chiudinelli, i galletti sarebbero ancora più avvantaggiati. E domenica, anche se ha deluso venerdì, Tsonga sarebbe pronto a morire sul campo contro Federer. L'anno scorso lo ha battuto agevolmente sulla terra di Roland Garros e avrà tutta l'intenzione di ripetersi. Non deve essere facile trovarsi nei panni di Roger Federer in questo momento: ha dato priorità assoluta a questa Davis e si trova a giocare incerottato, con un'imbarazzante maglietta termica sotto la divisa da gioco. Il weekend è entrato nel vivo e c'è ancora spazio per eroismi. Ma se dovesse andar male, i processi sono dietro l'angolo. Per Luthi, certo, ma anche per Roger, che ha giocato tantissimo dopo lo Us Open perchè ingolosito dalla caccia al numero 1 ATP. E se davvero restasse con un pugno di mosche in mano?
COPPA DAVIS 2014 – FINALE
FRANCIA – SVIZZERA 1-1
Stan Wawrinka (SUI) b. Jo Wilfried Tsonga (FRA) 6-1 3-6 6-3 6-2
Gael Monfils (FRA) b. Roger Federer (SUI) 6-1 6-4 6-3