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Il dato, già diventato d’attualità all’ultimo Us Open quando fra main draw e qualificazioni l’Italia maschile era in minor numero solamente rispetto ai padroni di casa (rimpolpati dalle wild card), è figlio soprattutto di un paio di ragioni. Da una parte c’è l’indiscutibile qualità media dei nostri giocatori, che non basterà per portare in Italia degli Slam ma ci permette di essere tra le nazioni più competitive nel tennis minore, e dall’altra il gran numero di tornei organizzati, fra Challenger e Futures. Da anni l’Italia è patria di tantissimi appuntamenti, che si trasformano in altrettante possibilità per fare punti ed emergere, contenendo quelle spese che a certi livelli continuano a restare un enorme problema. Tuttavia, il record numerico non è solo figlio del nostro tennis di seconda fascia, e anche stringendo la valutazione ai piani più alti della classifica l’Italia resta comunque fra le nazioni che meglio si comportano. Per esempio, grazie a Fognini e Cecchinato il nostro paese è uno dei soli quattro a vantare due giocatori nella top-20, in cui sono rappresentate la bellezza di sedici nazioni (e mancano due corazzate come Francia e Australia), numero che dà perfettamente l’idea di quanto il tennis sia diventato uno sport globale. Nei primi 50 del mondo, invece, solo Francia (6), Stati Uniti (5), Spagna e Australia (4) hanno più giocatori dell’Italia (3), e Matteo Berrettini è fuori di un soffio dalla top-50. Ergo, pur ricordando che ci sono stati periodi ben peggiori, è sacrosanto guardare a come si può crescere ancora, e annotare che ben dodici nazioni abbiano un giocatore posizionato meglio rispetto al nostro numero uno. Ma non per questo bisogna dimenticare tutto ciò che sta dietro. I numeri, oggi, dicono che in Italia va meglio che in ogni altra parte del mondo.
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ITALIA – Gian Marco Moroni, 227 ATP
FRANCIA – Gleb Sakharov, 231 ATP
STATI UNITI – JC Aragone, 234 ATP
SPAGNA – Mario Vilella Martínez, 252 ATP
GERMANIA – Florian Mayer, 289 ATP
ARGENTINA – Gonzalo Villanueva, 377 ATP
AUSTRALIA – Bradley Mousley, 435 ATP
RUSSIA – Kristian Lozan, 548 ATP
GIAPPONE – Takashi Saito, 580 ATP
BRASILE – Wilson Leite, 662 ATP
REPUBBLICA CECA – Petr Nouza, 718 ATP
GRAN BRETAGNA – Ryan James Storrie, 722 ATP
BELGIO – Yannik Vandenbulcke, 804 ATP
OLANDA – Antal Van Der Duim, 906 ATP
SVIZZERA – Luca Staeheli, 1.165 ATP
AUSTRIA – Gabriel Schmidt, 1.177 ATP
SERBIA – Ilija Vucic, 1.307 ATP
CROAZIA – Deni Zmak, 1.367 ATP
ROMANIA – Teodor Dacian-Craciun, 1.390 ATP
CANADA – Justin Boulais, 1.566 ATP
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