Novak Djokovic ha chiuso con un doppio fallo il Roland Garros. Con l’aiuto del sito americano Dead Spin, ripercorriamo i casi più recenti di finali ingloriosi. Oltre a Nole, l’altra grande vittima è…Martina Navratilova!
Di Riccardo Bisti – 10 giugno 2014
Novak Djokovic aveva immaginato un finale diverso. Voleva vincere a tutti i costi il Roland Garros, sia per completare ‘sto benedetto Career Grand Slam, sia per convincere se stesso (e tutti gli altri) che la scelta di assumere Boris Becker non è stata superflua. “Può aiutarmi a giocare meglio i punti importanti contro i più grandi giocatori”. In Australia è andata malissimo, a Parigi ancora peggio. I punti importanti li ha vinti tutti Nadal. Quelli vinti da Nole, nel primo set, sono stati soprattutto errori dello spagnolo (il cui dritto era ancora da registrare). E poi c’è stato quel finale così triste, crudele. Antipatico, se vogliamo. Lo stesso Nadal ha ammesso che il pubblico ha dato fastidio al serbo prima di tirare l’ultimo servizio. Un brutto doppio fallo ha chiuso la contesa. Nadal si è inginocchiato per la nona volta sulla terra dello Chatrier, mentre Djokovic ha applaudito ironicamente una parte del pubblico che lo aveva deconcentrato prima di servire. E così Rafa si è preso il 14esimo Slam, mentre Nole resta con i suoi dubbi e un progetto che ad oggi è sostanzialmente fallito. Inoltre, il serbo ha raccolto un primato tutt’altro che invidiabile. E’ l’unico giocatore (uomo) ad aver perso due finali Slam commettendo un doppio fallo sul matchpoint. Gli era già successo due anni fa, in una finale terminata di lunedì. L’episodio ha acceso la fantasia del sito sportivo americano deadspin.com, che si è preso la briga di raccontare gli Slam decisi da un doppio fallo nella storia recente. Una casistica interessante, in cui scopriamo che il serbo condivide il triste primato con una campionessa da leggenda: Martina Navratilova!
US OPEN 1981 – Tracy Austin b. Martina Navratilova
Una delle sconfitte più frustranti per Martina. Domina il primo set poi perde al fotofinish il secondo e il terzo. Ma nel tie-break decisivo non era lei. Sul 5-1 sbaglia una comoda volèe e si piega in due dalla frustrazione. Al servizio, da sinistra, mette in rete sia la prima che la seconda palla. Il 13esimo doppio fallo spedì in paradiso la Austin, ma ci sarebbe rimasta per poco (giusto per dare il tempo a David Foster Wallace di prendere in giro la sua biografia). Tra le due non scorreva buon sangue, almeno a giudicare dall’espressione di Martina durante la stretta di mano. Col senno di poi, quello Slam le avrebbe permesso di essere più titolata di Chris Evert.
ROLAND GARROS 1987 – Steffi Graf b. Martina Navratilova
Quella tra Martina e Steffi avrebbe potuto essere una grande rivalità, ma ragioni anagrafiche non l’hanno resa così leggendaria. Steffi era ancora un’adolescente, ma era già molto forte. E per la Navratilova, Parigi è sempre stato lo Slam più ostico. Un doppio fallo sul matchpoint, dalla stessa parte e nella stesso direzione di quello di Djokovic, la condannò. Il filmato mostra anche uno dei rari passanti in topspin di Steffi Graf. In quei mesi, la tedesca stava facendo prove tecniche di Grande Slam (che sarebbe puntualmente arrivato l’anno dopo). Martina si riprese alla grande, battendo Steffi sia in finale a Wimbledon che allo Us Open. Magari facciamolo sapere a Djokovic, così si riprende…
US OPEN 1993 – Pete Sampras b. Cedric Pioline
Diciamo che il francese non era il peggior avversario possible. Sampras vinse agevolmente questa partita, così come la finale di Wimbledon di quattro anni dopo. L’ultimo servizio di Cedric colpì il nastro e poi volò via. Fu l’ottavo doppio fallo della sua partita, non così imbarazzante come quello che commise in precedenza, quando steccò la palla e colpì uno spettatore alla testa. Quel successo regalò a Pete Sampras il numero 1 ATP. Oggi Pioline fa le interviste sul campo durante il Roland Garros. Era a pochi metri da Djokovic quando il serbo ha commesso il fattaccio. Chissà se ha provato a consolarlo, almeno a microfoni spenti…
US OPEN 1998 – Pat Rafter b. Mark Philippoussis
Ancora oggi, è l’ultima finale tutta australiana in un torneo del Grande Slam. Fu un match teso, perchè tra i due era aperta polemica a causa della decisione di Philippoussis di non giocare in Coppa Davis. Rafter, campione in carica, gestì la pressione meglio del connazionale. Il quarto set fu una passerella trionfale per lui e un calvario per Mark. Eppure, i commentatori della CBS rimasero in silenzio per ben 25 secondi dopo il doppio fallo finale. Come Pioline, anche l’australiano avrebbe giocato a Wimbledon la sua seconda grande finale. Perse il francese, perse anche lui.
ROLAND GARROS 2009 – Svetlana Kuznetsova b. Dinara Safina
In questa carrellata, forse, è l’episodio meno sorprendente. La povera Dinara non era nota per la solidità mentale. Quel giorno, “Sveta” giocò meglio la terza finale Slam tutta russa e il punteggio finale non fu mai in discussione. La Safina commise sette doppi falli, l’ultimo sul matchpoint. Reagì scagliando la racchetta per terra, con disgusto. “Oh mio dio, ha chiuso con un doppio fallo!” disse la Kuznetsova dopo la partita, come a voler giustificare la sua reazione composta, quasi serafica. Fu la terza sconfitta in una finale Slam per la Safina, l’ultima. Non ne avrebbe più giocate, poi la schiena l’avrebbe messa KO nel 2011 fino al ritiro definitivo, annunciato un mese fa a Madrid.
ROLAND GARROS 2012 – Rafael Nadal b. Novak Djokovic
Anche allora, il serbo era a caccia del Career Grand Slam. L’anno prima aveva firmato tre quarti di Slam, perdendo solo da un maestoso Federer a Roland Garros. Sembrava avere risolto l’enigma Nadal, ma a Parigi capì che non era affatto così. Rafa vinse il suo settimo Roland Garros in una finale interrotta per pioggia e completata il lunedì. Lo stop diede una mano allo spagnolo. Fu un finale fotocopia a quello del 2014, con l’unica differenza che Djokovic servì dalla parte opposta. Il suo servizio finì lungo, Nadal finì in ginocchio. E lui rimase all’inferno. Non ci è ancora uscito.
ROLAND GARROS 2014 – Rafael Nadal b. Novak Djokovic
Stavolta il finale sembrava scritto. I rantoli del pubblico hanno colpito Djokovic nell’animo dopo che aveva sbagliato la prima. La seconda è volata via lunga e Rafa si è inginocchiato, come due anni prima. Deadspin informa che questa carrellata potrebbe anche essere incompleta (beh, non è semplice sapere come sono terminati i Campionati Australiani del 1922…), ma sottolinea l’assenza di Wimbledon e Australian Open, come se un finale del genere fosse riservato solo a Parigi e New York. Secondo il blog Heavy Topspin, i doppi falli costituiscono il 2.85% dei punti totali. In questo caso, sette su 272 finali comporta una percentuale del 2,57%, in linea con il totale. Significa che non c’era proprio altro modo per terminare…
Post correlati
Ascolti tv: fra tennis e calcio c’è partita
Gli ultimi match di cartello di Serie A trasmessi in chiaro hanno registrato ascolti che tratteggiano una realtà, se...