Roberta Vinci e Sara Errani continuano a vincere, come se i successi dell'una fossero una calamita irresistibile per l'altra. Tuttavia, il derby si gioca solo a distanza. Uno scontro diretto che sarebbe auspicabile anche per capire qualcosa di più sul loro rapporto. 

Vien da pensare che l'allontanamento tra Sara Errani e Roberta Vinci stia facendo bene al tennis italiano. Nelle ultime due settimane, la loro stagione ha preso una piega imprevista. La vittoria della Vinci a San Pietroburgo, con tanto di ingresso tra le top-10, ha scatenato la Errani: sei giorni dopo, la romagnola si è presa il primo titolo Premier a Dubai. Un fluire di successi che restituisce all'Italia un ruolo da protagonista che sembrava un po' perso dopo il ritiro di Flavia Pennetta. I successi di questi giorni hanno fatto passare in secondo piano la batosta di Fed Cup a Marsiglia, rendendo meno pressanti i fantasmi della possibile retrocessione se dovessimo perdere in Spagna. Vista l'attuale situazione, un'eventuale salvezza passa necessariamente da Sara e Roberta. Ma non è affatto certo che entrambe risponderanno alla convocazione, per quanto sia Corrado Barazzutti che Davide Errani abbiano detto e ripetuto che da parte di Sarita non ci sia alcun veto, ed anzi sarebbe disposta a giocare un eventuale doppio. Le ragioni del loro allontanamento resteranno segrete ancora per un po', almeno fino al ritiro di entrambe. Magari la rivelazione arriverà tra le righe di un'autobiografia. A parte l'ovvia curiosità, il cronista gioisce per lo stimolo reciproco creato da questa situazione. Sarà un caso, ma sembra quasi che facciano a gara a rubarsi la scena. E l'Italia ne trae benefici a volontà. Lo si vede al Premier Five di Doha, scattato in queste ore in nome di un calendario un po' folle che mette tre tornei di livello uno dopo l'altro. La Vinci aveva pagato il passaggio da San Pietroburgo a Dubai perdendo al primo turno, ma l'esordio in Qatar ha dimostrato che la ragione era solo la stanchezza. Roberta ha lasciato appena tre game a Lesia Tsurenko. Con il suo tennis ormai noto ma sempre spettacolare, ha preso il largo dal 2-2 nel primo set e ha archiviato la pratica in 66 minuti. Al secondo turno se la vedrà con la rampante Daria Kasatkina, una delle tante giovani russe in ascesa. Ma non c'è dubbio che sarà favorita.




LA ERRANI NON E' MAI APPAGATA

Molto importante il successo di Sara Errani. A meno di 48 ore dal successo di Dubai l'hanno mandata in campo contro un'avversaria ostica come Tsvetana Pironkova. Il match ha avuto andamento e circostanze simili all'esordio di una settimana fa negli Emirati. Anche allora aveva giocato sul secondo campo, anche allora era partita malissimo…addirittura SuperTennis aveva lo stesso telecronista, Giovanni Di Natale. La Pironkova è più forte della Zheng e infatti ha portato a casa il primo set contro una Errani un po' sballottata dal viaggio e dalla sbornia post-Dubai. Ma Sarita ci ha insegnato (e lo ha dimostrato) che bisogna lottare con la stessa intensità sia sul centrale del Roland Garros che su un campo secondario di un torneo ITF. E così ha deciso di giocarsela, anche quando avrebbe avuto mille motivi per mollare. La Errani ha giocato per il gusto di lottare, di vincere, di togliersi un'altra soddisfazione. Non certo per i 60 punti WTA in palio o i 7.385 dollari di differenza tra il primo e il secondo turno. Avanti 4-0 nel secondo, ha avuto bisogno di battagliare per intascare il secondo set al dodicesimo game, poi ha contenuto il ritorno della bulgara anche nel terzo (da 3-1 a 3-3), intascando l'1-6 7-5 6-3 finale. Al secondo turno sfiderà la massiccia Timea Babos. Un'altra sfida a distanza con l'ex amica, che a San Pietroburgo ha patito le pene dell'inferno per battere l'ungherese. Sarebbe bello, quasi divertente, l'ennesimo scontro diretto tra le due. Eppure non arriva mai. A Dubai Roberta non è arrivata a giocarselo, mentre a Doha sono nella parte opposta del tabellone. Ergo, potrebbero trovarsi soltanto in finale. Guai porre limiti alla provvidenza, ma non sarà facile vederle contro a Doha, anche perché lo scenario di Dubai (tutte le teste di serie eliminate prima dei quarti) sembra pressoché irripetibile. La concorrenza è tosta: mancano Williams e Sharapova ma c'è il ritorno di Angelique Kerber, la presenza di Belinda Bencic, nonché Agnieszka Radwaska, Garbine Muguruza (che alla fine ha scelto di esserci) e la rediviva Lucie Safarova, campionessa in carica che apre la sua stagione proprio in Qatar.  Dopo 10 scontri diretti, sembra che il nuovo capitolo di Errani-Vinci sia destinato a non arrivare mai.

WTA PREMIER FIVE DOHA – IL TABELLONE