I fatti più curiosi del 2014, non sempre (anzi quasi mai) legati alle vicende agonistiche. Dal pianto di Nadal ai capelli di Raonic, ecco cosa ci lascia la stagione del tennis.

Di Riccardo Bisti – 5 dicembre 2014

 
Quando arriva il periodo di offseason, si sprecano gli articoli di bilancio sull’anno appena trascorso. Le partite più belle, i punti più belli, le imprese da ricordare…Concedetecelo: che noia! Certe cose, secondo noi, hanno senso soprattutto in TV, dove l’emozione filtra attraverso i suoni e le immagini. Più difficile trasmetterla con le parole, a freddo, senza più il cuore fremente. Difficilmente troverete su TennisBest articoli del tipo: “I migliori 10 match”, magari raccontati col tono di un carabiniere alle prese con un verbale: “La partita si è decisa in un game ventoso, quando pinco ha sorpreso pallo con una smorzata irraggiungibile”. Magari vi offriremo una carrellata di video, ma quelli non hanno bisogno di commenti. C’è già tutto dentro. Però ci piace l’idea di radunare le cose più interessanti del 2014. E allora, accompagnati da immagini e filmati, rimettiamo insieme i pezzi della stagione appena conclusa col semplice concetto di “meglio”. Per fortuna, il “meglio” non è sempre (anzi, quasi mai) un gesto tecnico. 

LA MIGLIORE IMPRESA
Wawrinka vince l’Australian Open a spese di Nadal.

Ok, lo spagnolo non stava bene, aveva la bua alla schiena. Ma nessuno pensava che lo svizzero avrebbe potuto gestire la pressione così bene, soprattutto dopo aver buttato via il terzo set. Invece ce l’ha fatta. Ma ha speso così tante energie nervose che, dopo il matchpoint vincente, non aveva nemmeno la forza di esultare.



LA MIGLIOR RACCHETTA SPACCATA
Serena Williams alle WTA Finals.

Ancor più che per la vittoria, la presenza a Singapore di Serena rischia di essere ricordata per un attimo di furia. Non c’è dubbio che sia la più forte al mondo, ma guai a contraddirla. E quando ha definito “leggendaria” la sua sfuriata abbiamo tutti pensato che era meglio annuire.



IL MIGLIOR COLPO, ANZI DUE
Dimitrov a Stoccolma contro Sock.

Uno non gli bastava. Visto che continuano ad accursarlo di scimmiottare Federer, Grigor Dimitrov ha pensato di fare qualcosa meglio di lui. Allora, in un anonimo ATP 250, si è inventato due colpi fenomenali, uno dopo l’altro. Essere ospite fisso della rubrica “Hot Shot” dell’ATP non gli bastava più.



LE MIGLIORI USCITE DI SENNO
Fabio Fognini, vanno bene tutte.

L’azzurro ha chiuso tra i top-20 per il secondo anno di fila e adesso spera di raggiungere i top-10. Per farlo, tuttavia, deve evitare le arrabbiature che hanno dato forza agli avversari e ne hanno indebolito l’immagine. Dopo il Roland Garros è successo un po’ troppo spesso: a voi la scelta tra le proteste di Wimbledon, l’arrendevolezza di Cincinnati e la polemica di Parigi Bercy. Tra 12 mesi, vorremmo trovarlo in un’altra sezione.



IL MIGLIOR DISCORSO POST-VITTORIA
Na Li all’Australian Open.

Non c’è storia. Forse è il miglior discorso di sempre. Col suo inglese un po’ traballante, ha fatto morire dal ridere 15.000 persone alla Rod Laver Arena e milioni di telespettatori alla TV. Il suo ritiro, annunciato a settembre dopo qualche debole smentita, ci priverà del bis. "Grazie per avermi reso ricca", ha detto al manager. “Sei un bravo ragazzo, ma sei anche molto fortunato” ha detto al marito-macchietta.



IL MIGLIOR PIANTO
Rafael Nadal al Roland Garros.

Il 2014 non ha offerto tante lacrime. Anche per questo, risaltano ancor di più quelle di Rafael Nadal dopo il nono Roland Garros. Soltanto lui sapeva cosa c’era dietro quell’esplosione di emozioni. C’era molto, perchè Rafa non ama esprimersi in pubblico. Nel 2007 aveva aperto i rubinetti negli spogliatoi di Wimbledon, nel 2009 aveva consolato Federer. Stavolta era il suo momento.



LA MIGLIOR COPPIA
Grigor Dimitrov e Maria Sharapova.

Qualcuno aveva dubbi? Hanno entrambi avuto un’ottima stagione: lei ha vinto uno Slam, lui è entrato per la prima volta tra i top-10. Hanno resistito ai paparazzi e hanno dimostrato che l’amore può tenere duro anche nel tennis, tra allenamenti massacranti (sul campo) e pesanti tentazioni (fuori). Resistono da due anni, non ci avremmo scommesso: bravi.



LA PIU’ GRANDE DELUSIONE
L’assenza di Juan Martin Del Potro.

Era partito bene, con il titolo a Sydney. Poi il polso gli ha fatto sempre più male e ha alzato bandiera bianca già a marzo. Tornerà a gennaio, dopo 10 mesi di stop. Ne abbiamo sentito la mancanza un po’ dappertutto, in fondo era stato il primo a scardinare i Fab Four. In Argentina si è comunque fatto notare, tra gossip più o meno interessanti (flirt famosi e una storia di presunta evasione fiscale). Meglio che torni a far parlare la racchetta.



LA PIU’ GRANDE BEFFA
Monfils sciupa tutto con Federer a New York.

Avanti di due set, con due matchpoint a disposizione, il francese aveva imbandito la tavola per mettere KO lo svizzero. Ma un grande Roger e una “chokerata” (pessima italianizzazione, ma rende l’idea) del francese hanno regalato allo svizzero una bella vittoria in rimonta. Ma ne avrebbe pagato le conseguenze in semifinale. Nemmeno la rivincita in Davis sarebbe servita a qualcosa: l’Insalatiera è comunque andata in Svizzera.



LA MIGLIORE STRISCIA VINCENTE
David Goffin si scopre fenomeno.

Non ce ne voglia Novak Djokovic e la sua sostanziale imbattibilità al coperto, ma il belga ha davvero fatto un miracolo. Tra challenger e tornei ATP, ha infilato 25 vittorie di fila. Poi, dopo una sconfitta allo Us Open, ne ha raccolte altre 14 prima di perdere da Federer a Basilea. Era un signor nessuno, oggi è un top-20 con ottime possibilità di crescita.



LA MIGLIOR RESURREZIONE
Caroline Wozniacki.

In primavera non vinceva una partita e parlava di mettere su famiglia con il promesso sposo Rory Mcllroy. Poi è stata piantata a inviti già effettuati e, con l’aiuto di Serena Williams, ha ritrovato il suo miglior tennis. Finale allo Us Open, una vittoria dopo l’altra e la sensazione di essere più forte di quando era (immeritata) numero 1. Ha nominato la sua amica Serena come sportiva dell’anno, ma l’anno prossimo la vuole battere. Andrà presa sul serio.



LA MIGLIORE TRIBUNA VIP
Il Royal Box di Wimbledon.

Non c’è niente da fare. Roger Federer potrà sbizzarrirsi tra rockstar, stilisti, editori ed ex campioni come Michael Jordan nel suo box, ma il Royal Box di Wimbledon è un’altra cosa. Il principe Williams e la moglie Kate, tra l’altro, gradiscono molto il tennis e si fanno vedere spesso a Church Road. Quest’anno hanno fatto un gran tifo per Federer, ma sono comunque andati a fare i complimenti al vincitore Novak Djokovic. E anche Pippa Middleton, sorella di lei, è una grande appassionata.



MIGLIORE PETTINATURA
Milos Raonic per distacco.

Poteva restare in campo per 5 ore, ma non gli andava un capello fuori posto. Lo hanno soprannominato “Fonzie” perchè ricordava il protagonista di Happy Days. Oltre ad aver fatto la fortuna della marca di gel che utilizza (avrà pensato di farsi sponsorizzare?), ha giocato un’ottima stagione. Curiosamente, il suo coach Ivan Ljubicic è…calvo.



IL MIGLIOR SELFIE
Berdych e i partecipanti alle ATP World Tour Finals.

Nell’anno in cui è esplosa la moda e ne abbiamo visti a centinaia, il ceco ne ha realizzato uno molto trendy durante i servizi fotografici pre-Masters. Lo hanno immortalato mentre scattava la preziosa foto, segno del buon rapporto tra i giocatori. Due settimane prima, era uscita una foto “fuori onda” delle giocatrici del Masters femminile…da brividi.