Dopo due mesi di prigione, il francese Alexandre Massa è stato scarcerato: è tra i protagonisti di una brutta storia di (presunta) violenza sessuale a un torneo futures. I dettagli. 
Ashley Murdock, la giocatrice che ha dichiarato di aver subito una violenza sessuale

Di Riccardo Bisti – 10 dicembre 2013

 
E’ stato uno degli episodi più tristi del 2013, ma non ha avuto grande risonanza. Ormai è chiaro: c’è la tendenza a nascondere certe cose. Soprattutto se non riguardano personaggi famosi. Si tratta di abusi sessuali. I fatti sarebbero avvenuti lo scorso 3 ottobre, alla festa di fine torneo dell’ITF di Maratona, non troppo distante da Atene. Un evento combined, da 10.000 dollari di montepremi. Ritrovo per tanti giocatori di terza fascia, tra cui diversi giovani in cerca di gloria. Tornei in cui girano pochi soldi e tanta frustrazione. Ma nulla giustifica quello che una giocatrice americana (poi identificata in Ashley Murdock: ne facciamo il nome solo perché emerso pubblicamente) ha denunciato una violenza sessuale alla polizia greca. Il fatto è diventato di pubblico dominio un paio di settimane dopo, quando i cinque indiziati erano già in carcere: due giocatori francesi, un coach, un istruttore di danza e uno di fitness. A seguito della testimonianza, sono stati subito emessi i provvedimenti retrittivi. E’ di queste ore la notizia della scarcerazione di Alexandre Massa, uno dei due giocatori, la cui accusa era di “favoreggiamento” di stupro. Dopo due mesi di carcere, Massa potrà tornare a Nizza, dove risiede, grazie al pagamento di una cauzione di 10.000 dollari. La notizia è stata confermata da Philippe Soussi, il suo avvocato. La tesi della difesa è che Massa ha avuto un rapporto consensuale con la Murdock. I due avrebbero flirtato durante la festa brasiliana, poi si sarebbero isolati in un locale tecnico della struttura. In seguito, sarebbe entrato in scena Yanais Laurent, altro giocatore francese, amico di Massa, il quale avrebbe tentato di violentare la Murdock insieme agli altri tre personaggi. L’accusa è negata dai diretti interessati, e pare che uno degli indagati avrebbe prodotto un video realizzato quella sera per auto-scagionarsi.
 
Al di là del merito, vero o presunto che sia (è emerso che sarebbe coinvolto il preparatore di una giocatrice tedesca presente al torneo), l'episodio pone l’accento su una questione molto delicata e di cui si parla (troppo) poco. Tennis a parte, alcune statistiche sostengono che l’80% dei casi di violenza sessuale non vengono denunciati e che solo pochi, sul 20% di quelli che emergono, si risolvono con pene esemplari. Il mondo dei tornei minori è molto pericoloso in questo senso: tante giovani tenniste girano il mondo in solitudine e la loro vulnerabilità è evidente. L’esistenza di tanti tornei misti favorisce questo genere di relazioni, e chi ha assistito ad alcune feste ad alto tasso alcolico sostiene che la vicenda raccontata dalla Murdock potrebbe essere credibile. Spiega (anche) così la massiccia presenza di parenti e/o genitori accanto alle giocatrici. Massa è stato il primo ad essere scarcerato, anche perché la sua posizione era meno pesante rispetto agli altri quattro. La sua colpa sarebbe stata quella di non aver soccorso la Murdock dal tentativo di stupro. Gli altri, invece, sono accusati di tentata violenza. Tra loro c’è anche Yanais Laurent, in attesa di pronuncia sulla richiesta di scarcerazione. Secondo il suo avvocato parigino, Corinne Dreyfus-Schmydt, la decisione del tribunale greco dovrebbe arrivare in settimana. La vicenda giudiziaria non è terminata: Massa (n. 1628 ATP) resterà libero fino al termine delle indagini, in attesa della sentenza. In tutta questa storia, c’è una sola certezza. E non è bella: la presunta vittima Ashley Murdock, infatti, non ha più giocato un solo torneo da quell’episodio. Il torneo di Maratona (dove perse al secondo turno) resta la sua ultima apparizione ufficiale. Da allora, non si hanno notizie di lei.  

IL CASO ITALIANO – 4 dicembre 2012