Ha destato un certo scalpore la sconfitta di Rafael Nadal al primo turno del torneo del Queen's. Lo spagnolo era reduce dal successo a Stoccarda, ma a Londra si è arreso ad Alexandr Dolgopolov. Nonostante la sconfitta maturata col punteggio di 6-3 6-7 6-4, Rafa si è detto abbastanza fiducioso per Wimbledon. "Ho perso, ma non ho giocato una brutta partita – ha detto – ho combattuto fino alla fine. Lui è stato un po' più bravo, ma non sono triste per la mia prestazione". Secondo il maiorchino, Dolgopolov è un avversario molto complicato da affrontare in un primo turno sull'erba. "A volte giocava colpi pieni di slice, poi cambiava con il topspin…non è facile controbattere questo tipo d tennis. Inoltre ha servito benissimo con la prima, ma anche la seconda non era semplice da leggere". Rafa resterà a Londra per qualche giorno, allenandosi ancora al Queen's Club salvo poi prendersi qualche giorno di riposo a Maiorca prima di tornare a Londra per Wimbledon. Durante il match, nel suo box c'erano lo zio-coach Toni, nonchè l'ex Re di Spagna Juan Carlos e Josè Mourinho. "La loro presenza non mi ha condizionato in alcun modo" ha detto Rafa. . Lo spagnolo era reduce dal successo a Stoccarda, ma a Londra si è arreso ad Alexandr Dolgopolov. Nonostante la sconfitta maturata col punteggio di 6-3 6-7 6-4, Rafa si è detto abbastanza fiducioso per Wimbledon. "Ho perso, ma non ho giocato una brutta partita – ha detto – ho combattuto fino alla fine. Lui è stato un po' più bravo, ma non sono triste per la mia prestazione". Secondo il maiorchino, Dolgopolov è un avversario molto complicato da affrontare in un primo turno sull'erba. "A volte giocava colpi pieni di slice, poi cambiava con il topspin…non è facile controbattere questo tipo d tennis. Inoltre ha servito benissimo con la prima, ma anche la seconda non era semplice da leggere". Rafa resterà a Londra per qualche giorno, allenandosi ancora al Queen's Club salvo poi prendersi qualche giorno di riposo a Maiorca prima di tornare a Londra per Wimbledon. Durante il match, nel suo box c'erano lo zio-coach Toni, nonchè l'ex Re di Spagna Juan Carlos e Josè Mourinho. "La loro presenza non mi ha condizionato in alcun modo" ha detto Rafa.