L’americano si rende protagonista di una buona prestazione davanti al pubblico di casa, ma deve cedere al passo al numero uno mondo che torna così nei quarti di finale a Flushing Meadows

Foto Ray Giubilo

Jannik Sinner torna nei quarti di finale degli US Open! Superato anche Tommy Paul con il punteggio di 7-6(3), 7-6(5), 6-1 maturato in poco più di due ore e mezza di gioco, lo attende ora la sfida numero tredici contro Daniil Medvedev. L’americano ha giocato una buonissima partita nei primi due set – era avanti 4-1 nel primo  – ma non è riuscito a vincere i punti nelle fasi più importanti, calando poi comprensibilmente nel terzo. Ancora qualche difficoltà con la prima di servizio per Sinner, che riesce però ad avere ragione del suo avversario grazie alla sua proverbiale capacità nelle giocate da fondo campo

Come promesso in conferenza stampa, Paul inizia la partita cercando di imporre il suo gioco a Sinner ed evitando di scambiare troppo da fondo e mettere il match sul piano fisico. Sotto 15-40 e con due palle break da difendere nel secondo gioco, l’americano infila una serie di 17 punti a 3 e realizza il doppio break per salire 4-1 e servizio. Nonostante una buona mobilità da parte dell’altoatesino, Paul riesce a trovare sempre la soluzione vincente senza forzare i colpi e ridurre così il più possibile il numero dei non forzati. Sinner però alza ulteriormente il ritmo degli scambi – soprattutto dal lato del dritto – e ricuce immediatamente lo strappo con un parziale di 12 punti a 2. Un set point mancato da parte del numero uno al mondo nel corso del decimo gioco, annullato da Paul con il primo ace del match, traghetta il primo parziale verso il tie-break, conclusione tutto sommato giusta per quanto si è visto sul campo. Sul punteggio di 3-3 l’azzurro gioca un bellissimo dritto lungo linea che gli apre il campo per giocare incrociato il colpo successivo, realizza il mini-break e va a vincere il tie-break per sette punti a tre dopo un’ora di gioco.

Paul non sembra aver subito il contraccolpo psicologico per il set perso, e dopo aver esordito nel secondo parziale sotto 0-30 al servizio ha tenuto piuttosto in scioltezza i successivi turni di battuta. Anche Sinner non sembra avere particolari difficoltà al servizio, tanto che nei primi cinque game in cui si trova a servire concede solamente cinque punti all’americano in risposta (con due turni a zero nell’ottavo e nel decimo gioco). A conclusione di un set estremamente equilibrato e privo di emozioni – con una sola palla break non sfruttata dall’altoatesino nell’undicesimo gioco – è ancora una volta il tie-break a decidere le sorti. Il livello di gioco è altissimo da entrambe le parti, con Paul che per due volte recupera il mini-break di svantaggio e si porta addirittura avanti 4-3 con i due servizi a disposizione. Il tie-break gira però nell’ottavo punto giocato con Sinner che dopo aver giocato in maniera eccellente in difesa realizza un ottimo passante di rovescio dopo uno scambio di 18 colpi, sale sul 4-4 e chiude poi per sette punti a cinque dopo un’altra ora di gioco. Ottime percentuali con la prima in campo per l’azzurro che realizza il 93% di punti (14/15) ma che entra complessivamente meno di una volta su due (43%).

Contrariamente a quanto successo in precedenza, stavolta il set si apre subito con break in favore di Sinner grazie a un passante incrociato di dritto giocato da posizione defilata. Consolidato il break di vantaggio e salito 3-0, l’azzurro gioca sicuramente con maggiore tranquillità e gestisce senza particolari problemi i propri turni di servizio. Un ulteriore break arrivato nel sesto gioco rende il punteggio per Paul forse troppo severo per quanto fatto nei primi due set, con Sinner che nel game successivo risale da 15-40 e chiude al primo match point utile su un errore in lunghezza dell’americano.