di Federico FerreroA mia memoria, ma anche leggendo giornali e riviste del passato, non c’è stato anno televisivamente benedetto dal tennis come questo
di Federico Ferrero

A mia memoria, ma anche leggendo giornali e riviste del passato, non c’è stato anno televisivamente benedetto dal tennis come questo. Certo: sulla televisione generalista e sui canali in chiaro il nostro sport è praticamente scomparso e questo ha sottratto a tanti potenziali appassionati l’opportunità di innamorarsi dei campioni della racchetta. Scordiamoci, per chi li ricorda ancora con rimpianto, i giorni in cui la redazione del Tg1 accettava di buon grado un’edizione ridotta per non togliere agli italiani un incontro decisivo di Coppa Davis. I tempi sono cambiati: oggi, per esempio, dover pagare per vedere un programma non è più un tabù culturale. I miei genitori sono cresciuti pensando che di abbonamento ce ne fosse solo uno, quello dovuto alla Rai. E che la tivù, tutto sommato, non dovesse costare anche se tutti, da sempre, la paghiamo con la pubblicità: ma è un finanziamento indiretto e non ci pensiamo quasi mai. Se, però, oggi si vuole evitare almeno in parte di essere travolti dalla slavina di programmi idioti o ci si vuol garantire la possibilità di seguire sport a durata incerta come il tennis è giocoforza dotarsi di antenna parabolica e decoder.

Come vi anticipavo il mese scorso, e come avete verificato in questi primi giorni del 2009, di tennis di qualità ne avrete a più non posso. La tv della Federazione, Supertennis, ha iniziato la copertura dei tornei per i quali ha acquistato i diritti. Ha trasmesso l’Atp e il Wta di Auckland, e dal 23 febbraio al primo marzo toccherà al Wta di Acapulco. Supertennis ha comprato, su interessamento del suo responsabile della comunicazione Giancarlo Baccini, altri eventi maschili, tutti dai quarti di finale in poi: Casablanca (dal 6 al 12 aprile), Baastad (dal 6 al 12 luglio), Stoccarda (dal 13 al 19 luglio), Umago (dal 27 luglio al 2 agosto), Bucarest (dal 21 al 27 settembre) e Lione (dal 26 ottobre al primo novembre). Sul canale 224 del bouquet di Sky – ma lo potete ricevere su Hot Bird anche senza abbonamento – vedrete anche altre due tappe del ‘circo’ delle donne, dalle semifinali: Barcellona, dal 13 al 19 aprile, e Porto Rose dal 21 al 26 luglio.

Sky, per conto suo, ha aperto le porte al tennis con l’esibizione di Abu Dhabi subito dopo Capodanno, e deve attendere la fine degli Australian Open per riprendere: il 9 febbraio offrirà Rotterdam, il 16 Memphis e nella settimana del 23 il Masters 500 di Acapulco e soprattutto quello di Dubai, che è solitamente un gran torneo. A marzo, poi, darà spazio ai primi Masters 1000, Indian Wells e Miami.

Ho lasciato per ultima Eurosport perché ho qualche novità da raccontarvi: quest’anno ci sono cambiamenti per quanto ci riguarda. Molti di voi non sanno che per vari anni, fino alla fine del 2008, Eurosport si è servita, per produrre i programmi in italiano, di una società del gruppo Interactive, presieduto dall’ex manager della Fininvest Bruno Bogarelli (tanto per dirvene una, ha ‘scoperto’ e lanciato come personaggio televisivo Dan Peterson). Interactive è anche la ‘mamma’ di un altro canale sportivo di Sky, Sportitalia, e questo è il motivo per cui non di rado i giornalisti di Sportitalia si ritrovavano anche a commentare eventi sportivi su Eurosport: eravamo una sorta di famiglia, con redazione unificata a Milano in via Tazzoli. Dal primo gennaio Eurosport, per un certo periodo azionista di Sportitalia (grazie alla presenza di Tf1 che possiede il 100% di Eurosport) ha deciso di scendere a Milano – la sede centrale è a Issy-les-Moulineaux, nella banlieue parigina – e di occuparsi direttamente della parte editoriale. Ci siamo trasferiti in pieno centro: uffici commerciali, amministrazione, redazione del sito e delle news (Eurosport News e notiziari di Eurosport 2) sono ora in piazza Castello, di fronte al magnifico edificio sforzesco. Dalla nuova sede commenteremo quasi tutto il tennis del 2009, fatta eccezione sicuramente per il Roland Garros, che seguiremo sul posto, e magari per qualche tappa del Tour. Ai più attenti non sarà sfuggita un’altra novità: stiamo coltivando nuove spalle tecniche! Abbiamo ingaggiato, per esempio, Roberta Lamagni che non è stata solo un’ottima junior ma è ormai il punto di riferimento per la parte tecnica e di mercato della nostra rivista. Roberta, voi che leggete Il Tennis Italiano ormai lo sapete, è competente, appassionata e secondo noi ha tutte le doti che servono per accompagnare gli spettatori del tennis durante i match. In più sa lo scibile di corde e racchette e posso testimoniare che una buona parte delle domande che arrivano durante le dirette riguardano proprio questi argomenti: insomma, non resterà senza lavoro.

Sul prossimo numero del giornale, quello di marzo (in edicola verso la fine di febbraio), dopo un congruo recupero del bioritmo, non mancherò di raccontarvi qualche retroscena divertente su questi Australian Open, che con Jacopo Lo Monaco stiamo cercando di raccontarvi al meglio proprio in questi giorni. Per due settimane si vive a Milano con l’orario di Melbourne: chi fa la diretta notturna dall’una alle otto del mattino è costretto a riposarsi di giorno e va a dormire mentre la gente affolla strade e metropolitana per andare al lavoro. Ormai abbiamo affinato tecniche all’avanguardia per non cedere al sonno e contiamo anche sulla vostra passione sfrenata per non darla vinta alla stanchezza!