Nel suo blog il direttore della rivista affronta un tema delicato: quanto è giusto pagare un’ora di tennis? Al coperto e all’aperto? Dite la vostra…

di Enzo Anderloni

 

Ricomincio alle 15.00 di sabato 9 gennaio. La prima ora di tennis del 2010. Avevo bisogno di regalarmi un momento di piacere puro e di “rimettere in moto la macchina” dopo il classico periodo all’ingrasso del ‘triangolo di piombo’: Natale-Capodanno-Epifania.

Il piacere puro è riusciere a giocare con l’amico e poeta del tennis Filippo Melzi d’Eril. Poeta, in questo caso, non perchè scrive bene. Poeta per come gioca e ti fa giocare. Nessuno al mondo ti può mettere in palla come Filippo. Si presenta come sua abitudine con una racchetta di legno (ieri era un Wilson Pro Staff, quella con i rombi sul fusto che usava McEnroe) e poi come sempre palleggia con ritmo e lunghezza perfetta senza sbagliare mai. Colpisce d’anticipo, senza particolare rotazione (a meno che non voglia imprimerla).  E’ in grado di decidere all’ultimo per qualunque direzione o angolazione. Se acceleri, accelera. Oppure ( e ti mette in palla ancor di più) te la rimette lì alla stessa velocità del colpo prima. Una specie di macchina lanciapalle umana però continua, carezzevole, precisa. Una pietra di paragone per il tuo stato di forma. La possibilità di colpire, colpire, colpire a media velocità e ritrovarsi. Sì, ritrovare se stessi. Io con lui ce le metto tutta, spero di riuscire dalla mia parte del campo a restituirgli almeno in parte la piacevolezza che lui offre. 

Rimettere in moto la macchina ci costa 22 euro all’ora. Il campo coperto milanese è uno di quelli cui si può accedere senza essere soci. Superficie ben tenuta, riscaldamento così così. Totale 22 euro per 60 minuti. Alla fine ci siamo divertiti molto ma ci chiediamo comunque se il prezzo sia giusto. Non sono comunque troppi 22 euro per un’ora di tennis? A Milano, va detto, si paga anche ben di più: 24, 26, 28 euro. Siamo oltre le 50.000 lire di una volta. Resto convinto che sia troppo. Anche nel periodo invernale bisognerebbe trovare un compromesso. Così a occhio mi verrebbe da dire che i 7.50/8 euro a persona, che rappresentano il costo di un ingresso al cinema, potrebbero essere un buon riferimento (15/16 euro ora, aumentati fino a 18 nel caso l’impianto offrisse impianti e servizi particolarmente curati) per l’ora invernale. Mentre per quella all’aperto penso ragionevole un’oscillazione tra gli 8 e 12 euro all’ora (dai 4 ai 6 euro a persona). Voi che ne pensate? Chi avesse segnalazioni particolari ( campi molto economici o troppo cari, osservazioni o idee da suggerire) è il benvenuto.

 

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