In una settimana non troppo ricca di appuntamenti maschili, con il solo ATP 250 di Atlanta e il via al torneo olimpico di Rio De Janeiro 2016, ha riscosso buona attenzione il Challenger italiano di Cortina d’Ampezzo, giunto alla terza edizione nella splendida cornice ai piedi delle Dolomiti. Un torneo che si è saputo distinguere in campo ma anche fuori, con tantissimi eventi culminati nella serata di sabato con la consegna del premio Chiarino Cimurri, dedicato alla memoria di uno degli uomini di sport (e di tennis) più influenti degli scorsi decenni. La manifestazione ha premiato un mito della racchetta come Adriano Panatta, il più vincente giocatore italiano di tutti i tempi, che proprio nel quarantennale degli storici successi al Foro Italico, al Roland Garros di Parigi e in Coppa Davis a Santiago del Cile, ha ricordato l’amico Chiarino, scomparso nell’agosto 2004. “Era una persona vera, molto generosa e genuina. Forse anche troppo – ha detto Panatta -. Chiarino era acqua fresca. Queste sue caratteristiche mancano molto oggi”. Panatta e Cimurri hanno trascorso molti anni fianco a fianco: “Tra le tante cose è stato il nostro accompagnatore in molte trasferte di Coppa Davis, quando io ero capitano, e ne abbiamo viste e fatte di tutti i colori. Ricordo – sorride Panatta – che una volta gli feci uno scherzo tremendo. Omar Camporese, da sempre pupillo di Chiarino, doveva giocare un singolare proprio in Davis e la sera prima convinsi il dottore a ingessargli il braccio destro. Quando Chiarino lo vide ci rimase malissimo. Inutile dire che poi, quando scoprì lo scherzo, me ne disse di tutti i colori”. Durante la serata, svolta all’Hotel de La Poste in pieno centro a Cortina, anche un curioso intermezzo ‘telefonico’, quando a chiusura della premiazione di Panatta, uno degli intervenuti in sala ha passato il proprio cellulare ad Adriano, che al di là della cornetta si è trovato il saluto di un vecchio amico: Paolo Villaggio.
Quando Panatta fece ingessare un braccio a Camporese…
Nel corso del Challenger di Cortina è stato assegnato il terzo premio dedicato alla memoria di Chiarino Cimurri. A riceverlo Adriano Panatta, che a 40 anni dagli storici successi a Roma e Parigi ha raccontato un simpatico aneddoto legato a Cimurri, accompagnatore degli azzurri in tante trasferte di Coppa Davis. (Foto Carola Carera/GAME)