Quando si sono seduti (che coraggio!) sugli spalti del Campo 1 del Queen’s Club di Londra, gli spettatori erano pronti alla solita battaglia di ace fra due bombardieri del circuito quali John Isner e Gilles Muller, aiutati dall’erba e da due risposte non proprio brillantissime. Eppure, chi per 2 ore e 25 minuti è rimasto incollato al proprio seggiolino, incurante di una pioggia di 69 ace e almeno altrettanti servizi vincenti, è stato premiato perché ha assistito a qualcosa che nell’Era Open (al maschile) era capitato solamente altre quattro volte: vedere un giocatore perdere dopo aver mancato dieci match-point. Sul malgrado ce l’ha fatta John Isner, che nel 3-6 7-6 7-6 finale se n’è visti polverizzare sei nel lunghissimo tie-break del secondo set, chiuso per 18-16 da Muller, e altri quattro in quello del terzo, risolto sempre dal mancino lussemburghese, stavolta per 9 punti a 7. Va detto che di tutti i match-point Isner ne ha avuti solamente un paio sul proprio servizio, mentre gli altri sono stati tutti brillantemente cancellati dal rivale, senza che il gigante statunitense potesse lamentare particolari colpe, ma ciò che è successo nella capitale britannica è comunque destinato a entrare nei libri dei record. Isner ha il “vizietto”, visto che anche lo scorso anno perse un match rocambolesco contro Jeremy Chardy mancando sette match-point, lo stesso trattamento che riservò lui stesso (quella volta vincendo) a Lukasz Kubot nel 2010, al primo turno del Masters 1000 di Shanghai.
DAGLI 11 DI PANATTA AI 18 DI DE STEFANI
Eppure, nel circuito ATP la doppia cifra di match-point falliti (poi perdendo il match) non si vedeva da 12 anni, da quando nel 2004 un giovanissimo Andreas Seppi si arrese al tedesco Rainer Schuettler per 3-6 7-6 6-0, cedendo per 15-13 un tie-break che lo vide mancare sei match-point, dopo i quattro già sciupati fra 5-4 40/15 e 6-5 40/15. Schuettler deteneva il record del nuovo millennio e la seconda piazza del podio dell’intera Era Open, condivisa con lo spagnolo Alberto “Beto” Martin, che nel 1999 a Bucarest ne cancellò dieci al padrone di casa Adrian Voinea, prima di spuntarla per 3-6 6-4 7-5. Sempre parlando di Era Open, c’è (anche) l’Italia nel record assoluto di 11 match-point salvati, condiviso fra l’australiano Simon Youl, che nel 1989 a Schenectady (Stati Uniti) superò Glenn Michibata per 3-6 7-6 7-6, e il nostro Adriano Panatta a Roma nel 1976, contro il “bestione” Kim Warwick. Un match passato doppiamente alla storia visto che poi Adriano vinse addirittura il torneo, e che ricordavano molto bene sia Paolo Bertolucci sia Nicola Pietrangeli, contattati di recente da TennisBest in occasione del Panatta Day. C’è l’Italia, in questo caso purtroppo, pure nel record assoluto di tutti i tempi, che risale addirittura a un match di Coppa Davis del 1930. Protagonisti lo statunitense Wilmer Allison e l’italiano Giorgio De Stefani, che si arrese 4-6 7-9 6-4 8-6 10-8 dopo aver mancato un totale di 18 match-point, due nel quarto set (che conduceva 5-2) e addirittura sedici nel quinto, favorevole fino al 5-1. Peccato che il veronese, finalista al Roland Garros nel 1932, se ne sia andato già da oltre 20, altrimenti sarebbe stata la persona ideale per consolare il povero Isner.
I record di match-point salvati nel circuito ATP dal 2000 in avanti:
2015 – Masters 1000 Montreal QF – Chardy b. Isner 6-7 7-6 7-6 (7 MP)
2014 – Wimbledon 2T – Kyrgios b. Gasquet 3-6 6-7 6-4 7-5 10-8 (9 MP)
2013 – Us Open 1T – Dutra Silva b. Pospisil 4-6 3-6 7-6 6-2 7-6 (7 MP)
2012 – ATP 500 Acapulco 2T – Chardy b. Nishikori 16 7-6 6-0 (7 MP)
2011 – Roland Garros 4T – Fognini b. Montanes 4-6 6-4 3-6 6-3 11-9 (5 MP)
2010 – Masters 1000 Shanghai 1T – Isner b. Kubot 4-6 7-6 7-6 (7 MP)
2009 – Masters 1000 Parigi 3T – Del Potro b. Gonzalez 6-7 7-6 ritiro (7 MP)
2008 – ATP Portschach QF – Ljubicic b. Gimeno Traver 6-3 4-6 7-6 (6 MP)
2007 – ATP Vina del Mar QF – Massu b. Roitman 0-6 7-6 ritiro (7 MP)
2006 – Masters 1000 Indian Wells 3T – Andreev b. Soderling 3-6 7-6 6-4 (9 MP)
2005 – ATP Tokio 2T – Nieminen b. Srichaphan 2-6 7-6 7-5 (8 MP)
2004 – ATP Kitzbuhel 1T – Schuettler b. Seppi 3-6 7-6 6-0 (10 MP)
2003 – Masters 1000 Cincinnati 1T – Federer b. Draper 4-6 6-3 7-6 (7 MP)
2002 – ATP Sydney 1T – Rios b. Ljubicic 6-7 6-3 7-6 (7 MP)
2001 – Masters 1000 Amburgo 2T – Arazi b. Haas 2-6 7-6 7-5 (9 MP)
2001T – ATP Palermo SF – Mantilla b. Portas 2-6 7-6 6-3 (9 MP)
2000 – ATP Auckland 1T – Sell b. Escude 0-6 7-6 6-1 (6 MP)
2000T – ATP Stoccarda 1T – Haas b. Miketa 3-6 7-5 6-2 (6 MP)
Quando chiudere un match diventa impossibile
Quanto successo al Queen’s, dove malgrado 43 ace John Isner si è arreso a Gilles Muller mancando dieci match-point, ci permette di rivivere i casi più famosi di incontri persi sprecando match-point a raffica. Dai 10 di Seppi agli 11 (salvati) da Panatta a Roma ’76, fino a quel record assoluto del 1930…