I tennisti più famosi intascano molti più soldi dalle attività extratennistiche che dalle vittorie sul campo. Vediamo da dove attingono alcuni dei campioni di oggi.
Maria Sharapova nel giorno dell’inaugurazione delle caramelle Sugarpova
 
Di Gianluca Roveda – 23 febbraio 2013

 
I campioni del tennis non intascano quattrini soltanto grazie alle vittorie. Se riesci a entrare nello star system, buona parte degli introiti arriva con gli impegni fuori dal campo. Non tutti arrivano ai livelli di Roger Federer, in grado di quintuplicare i guadagni grazie a sponsor e lucrose esibizioni, ma l’immagine di alcuni tennisti è sufficiente per arricchirsi. E non è un caso che Novak Djokovic abbia scelto di farsi rappresentare da IMG (che aveva perso prima Federer e poi Nadal) per cercare di monetizzare la sua popolarità. Vediamo come "arrotondano" alcuni dei campioni più famosi, che hanno seguito alla lettera l'input di un vecchio spot di Andre Agassi: Image is Everything.
 
Maria Sharapova
In campo è una belva inferocita, ma da qualche tempo si è inventata una linea di caramelle, denominata “Sugarpova”. I sacchetti hanno un costo tutt’altro che economico, ma basta il nome di Maria per attrarre centinaia di migliaia di acquirenti. Sull’onda delle caramelle, è nata una linea di scarpe e borse chiamata “Sugarpova Chic”. Ma non è tutto. Tiffany ha creato una linea di orecchini pensata esclusivamente per la russa, che è testimonial anche di Gatorade, Tropicana e Tag Heuer. Ovviamente, la Nike ha disegnato una linea di abbigliamento esclusivamente per lei. Tra i vari impegni, Maria disegna scarpe e borse per Cole Haan: pare che le sue ballerine siano tra le scarpe più vendute del brand. Qualche anno fa, nel 2006, Maria ha posato per la Swimsuit Edition di Sports Illustrated.
 
Caroline Wozniacki
Pur non avendo vinto uno Slam, la danese si è saputa vendere con abilità. Il solo fidanzamento con il golfista Rory Mcllroy le ha regalato popolarità al di là dei risultati sul campo, così come le sue comparsate durante le conferenze stampa dei colleghi. Lo scorso settembre, ha lanciato una linea di abbigliamento per il tempo libero. La collezione si chiama “This is Me” e pare che vada molto bene. Incuranti dei risultati – non sempre straordinari – hanno deciso di legarsi alla danese marchi importanti come Adidas (veste i capi disegnati da Stella McCartney), Yonex, Proactiv, Oriflame, Dubai Duty Free (per questo la vedremo sempre all’Aviation Club…), Turkish Airlines (lo spot pubblicitario è diventato un tormentone), Rolex, Danske Bank, Sony ed E-Boks. Senza dimenticare l’accordo con Compeed, che a volte la obbliga a rilasciare interviste imbarazzanti, in cui sottolinea l’importanza dei suoi “cerotti idrocolloidali”.
 
Serena Williams
La numero 1 ha disegnato i suoi abiti per Puma e per Nike, ha prestato la sua voce nel cartone animato “The Simpson”, ha posato in bikini per Sports Illustrated ed è stata la prima tennista di sempre a promuovere un prodotto per l’igiene femminile, gli assorbenti Tampax. Vale la pena ricordare che circa 15 anni fa la Tampax si era proposta come sponsor principale della WTA, ma l’offerta venne rigettata per questioni di immagine. Ma non finisce qui: è co-proprietaria del team di football americano dei Miami Dolphins e ha scritto un paio di libri: uno con la sorella (in cui racconta 10 regole per vivere, amare e vincere), l’altro più autobiografico, uscito nel 2009.
 
Venus Williams
La più anziana delle sorelle Williams è forse più abile di Serena a destreggiarsi fuori dal campo. E’ amministratore delegato di V Starr Interiors, la compagnia che gestisce l’importante talk-show Tavis Smiley Show, ed ha creato una sua linea di abbigliamento, EleVen. Come Serena, ha una quota nei Miami Dolphins. Oltre a un vecchio contratto con Reebok, la Williams è stata tra i testimonia di Oreo, marca di biscotti al cioccolato, una specie di Ringo all’americana.
 
Roger Federer
Il più bravo di tutti. Lo chiamano anche Fedex, perché è riuscito a monetizzare al meglio il suo status di uno dei più grandi di sempre. Le sue sponsorizzazioni riguardano soltanti marchi top: Nike, Gillette, Mercedes Benz, Rolex e Lindt. Roger è ormai diventato un ottimo attore, tanto da apparire molto brillante in tanti sponsor pubblicitari. Si vocifera che il suo accordo con la Nike paghi 10 milioni di euro all’anno. Ha abbandonato IMG per farsi rappresentare dal suo agente Tony Godsick, che gli ha subito fatto guadagnare una montagna di soldi con il Federer Gillette Tour in Sud America: sei partitelle di esibizione gli hanno fruttato oltre 10 milioni di sollari.
 
Rafael Nadal
La scarsa dimestichezza con l’inglese non gli ha impedito di ottenere partnership importati. Rafa è ambasciatore mondiale della marca automobilistica KIA. In uno spot pubblicitario, lo si è visto giocare a tennis con un alieno. Fedelissimo ai suoi sponsor tecnici (Nike e Babolat), ha un accordo di sponsorizzazione con Universal DVDs. Nel 2010 è diventato testimonial di Quely, azienda maiorchina che produce biscotti e prodotti al cioccolato. Con la marca di orologi Richard Mille ha messo a punto un orologio da polso del valore di 525.000 dollari. Emporio Armani ha scelto di sostituire Cristiano Ronaldo proprio con Nadal come volto del brand. Non era mai capitato che un tennista avesse un ruolo del genere. Per la gelosia della fidanzata Francisca, ha girato un video musicale con Shakira e un servizio fotografico con Bar Refaeli.
 
Novak Djokovic
Marchi di lusso anche per il serbo, che però non ha ancora conquistato l’appeal globale di Federer e Nadal. Tuttavia indossa orologi Audemars Piguet e guida auto Mercedes Benz. Lo scorso mese di marzo è diventato testimonial di Bombardier Aerojet, sommandosi a una scuderia di cui facevano già parte John Travolta, l’architetto Frank Gehry e il pianista Lang Lang. La sua famiglia ha creato una compagnia di nome “Family Sport”, il cui obiettivo iniziale era un business sulla ristorazione. Poi hanno ampliato i progetti, entrando nel settore immobiliare e nell’abbigliamento sportivo. Dopo aver vestito Sergio Tacchini, è diventato testimonial del colosso giapponese Uniqlo. Qualche mese fa, Novak ha acquistata l’intera produzione annua del più costoso formaggio al mondo. Motivo? Voleva garantire la migliore fornitura per i suoi ristoranti.