Lo assicura Pancho Alvarino, proprietario dell’Accademia dove si allenano Ferrer ed Errani. “I nostri andavano da Del Moral, ma se ci fosse stato qualcosa di strano lo avremmo denunciato”.
Sara Errani e coach Pablo Lozano durante una conferenza stampa a Valencia
Di Riccardo Bisti – 15 novembre 2012
“Il nostro obiettivo è formare giocatori professionisti: le parole d’ordine sono sforzo, costanza e disciplina. Tanti successi certificano la nostra esperienza nel corso degli anni. La nostra ricompensa è la tua crescita”. E' uno stralcio del sito internet dell’Accademia TenisVal di Valencia, gestita da Josè Altur e Pancho Alvarino, giunta alla ribalta grazie ai ripetuti successi su scala internazionale. Gli allievi più noti sono David Ferrer e la nostra Sara Errani, emigrata in Spagna dopo un vano peregrinare in Italia. Fanno parte del team anche Anabel Medina Garrigues, Estrella Cabeza Candela. Il russo Evgeny Donskoy, il giapponese Taro Daniel e altre giovani promesse. In passato, hanno calcato i campi del "Parque Natural de la Albufera" Marat Safin, Dinara Safina, Igor Andreev, Maria Kirilenko e Pablo Andujar. Tuttavia, dopo la squalifica del medico Luis Garcia Del Moral, accusato di essere il mentore della truffa-doping di Lance Armstrong, è giunta qualche insinuazione in virtù della collaborazione tra l’Accademia e il medico. Per difendere l’immagine della sua scuola, Pancho Alvarino ha risposto alle domande della nota agenzia AP. Alvarino ha riconosciuto la collaborazione con Del Moral, vecchia di addirittura 15 anni. Ma il medico non stava sempre a Valencia: secondo l’agenzia antidoping statunitense, Del Moral aveva creato un vero e proprio programma di doping collettivo tra il 1999 e il 2003, quando era medico della squadra di ciclismo US Postal Service.
Del Moral è stato squalificato a vita dall’USADA. Il medico ha respinto le accuse, contestando l’operato dell’agenzia e dicendo di non aver mai organizzato un programma di doping. Il proprietario di TenisVal ha riconosciuto che "molti dei nostri tennisti" avevano consultato Del Moral nel periodo di off-season per esami del sangue, test e analisi varie. “Utilizzavamo queste informazioni per creare programmi specifici e personalizzati per ciascun giocatore. Se ci fosse stato il minimo sospetto che dopasse i tennisti, lo avrei subito denunciato. E i giocatori avrebbero fatto lo stesso”. Ad ogni modo, dopo i fatti di questa estate, l’Accademia ha chiuso ogni rapporto col medico. “Dopo il caso Armstrong, nessun giocatore dell’Accademia ha avuto contatti con lui”. Alvarino ha poi aggiunto che i giocatori pagavano in prima persona i consulti medici, ed erano sempre accompagnati dai coach dell’Accademia. La (s)fortuna riguardava la vicinanza tra le due strutture, entrambe a Valencia. “Del Moral è sempre stato una figura importante della medicina sportiva a Valencia. Ha lavorato con sportivi e squadre di diverse nazioni. Lo sanno tutti”. Durante una conferenza stampa allo Us Open, Sara Errani aveva detto più o meno le stesse cose: “Era il miglior medico di Valencia secondo tutti, quindi si, ho lavorato con lui”. La romagnola aveva poi aggiunto di aver reciso ogni legame “Perché ora non ha più una buona fama”.
Prima di ritirarsi (anche se ufficialmente è ancora in attività), anche Dinara Safina era transitata nella clinica di Del Moral. Interpellata sull’argomento, la ex n. 1 disse: “Quella di Del Moral era l’unica clicina di Valencia in cui si potevano svolgere test prima dell’inizio della stagione, e anche dopo. Così ci sottoponevamo a una serie di test nella sua clinica. Si facevano cose semplici: correvamo sul tapis roulant, ci prelevavano campioni di sangue dalle orecchie, e così via. Del Moral non ci ha mai dato consigli né ha gestito direttamente i nostri casi. Non ho nulla da temere, sono pulita”. Ferma da oltre un anno – e quindi priva di classifica WTA – oggi la Safina non può essere sottoposta a controlli antidoping. Dovesse tornare a giocare, non avrebbe l’obbligo di avvisare l’antidoping con tre mesi di anticipo perché non si è ufficialmente ritirata. Stuart Miller, l’ormai popolare responsabile del programma antidoping, ha detto che la Federazione Internazionale ha fatto alcune verifiche sull’attività di Del Moral con i tennisti. Pure lui interpellato da AP, ha detto che anche Sara Errani è stata ascoltata. Appellandosi alla privacy, non ha rivelato gli esiti dell’indagine. In altre parole, l’ITF non dice se Del Moral ha mai dopato un tennista. “Se qualcuno avrà violato le norme, la cosa diverrà pubblica. Questo vi consente di fare le vostre conclusioni”. Come detto, Del Moral ha sempre rigettato le accuse. In un comunicato dello scorso ottobre, aveva scritto: “Negli anni in cui sono stato medico della US Postal, non ho mai visto una situazione di doping organizzata dal team e nemmeno da quelli che io avrei aiutato o incoraggiato. Non ho mai partecipato ad alcun processo di doping e non è mai stato provato”. Alcuni ex compagni di squadra di Armstrong, al contrario, hanno detto che il medico avrebbe elaborato piani dopanti, sottoponendoli a iniezioni di sangue modificato con EPO e testosterone, nonchè di ormone della crescita e testosterone.
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