"Il tennis è Vita! Nel tennis non bisogna arrendersi mai. Fino a quando uno dei due avversari si aggiudica il punto finale una partita non è mai terminata. E questo può avvenire in maniera semplice, dopo poche decine di minuti, o dopo lunghe ed estenuanti battaglie. Proprio come succede anche nella vita. Se davvero credi in te stesso e se sei disposto a non arrenderti mai, a rimetterti in gioco anche quando tutto sembra già deciso, c'è sempre la possibilità di uscirne". E' questo l'input "tennistico" del concorso nazionale "Scrivi una Storia", organizzato dal Comitato Italiano Sport contro Droga e destinato ai ragazzi delle scuole, il cui obiettivo è utilizzare lo sport come metafora per combattere ogni forma di dipendenza. Oltre al tennis, si poteva scegliere arrampicata sportiva, calcio, ciclismo, sport paralimpici, danza, ginnastica, rugby, scherma e vela. La scadenza era fissata per il 30 aprile, e sono stati inviati 600 lavori. La federtennis ha aderito all'iniziativa: oltre a offrire una due giorni di tennis per i ragazzi delle scuole romane, destinerà al vincitore della sezione tennis una stampa fotografica di Francesca Schiavone. Alcuni lavori a sfondo tennistico sono stati messi a disposizione dei giornalisti presenti al Foro Italico, e sono una bella risposta a chi crede che l'infanzia e la gioventù abbiano perso i valori più importanti."Il tennis è Vita! Nel tennis non bisogna arrendersi mai. Fino a quando uno dei due avversari si aggiudica il punto finale una partita non è mai terminata. E questo può avvenire in maniera semplice, dopo poche decine di minuti, o dopo lunghe ed estenuanti battaglie. Proprio come succede anche nella vita. Se davvero credi in te stesso e se sei disposto a non arrenderti mai, a rimetterti in gioco anche quando tutto sembra già deciso, c'è sempre la possibilità di uscirne". E' questo l'input "tennistico" del concorso nazionale "Scrivi una Storia", organizzato dal Comitato Italiano Sport contro Droga e destinato ai ragazzi delle scuole, il cui obiettivo è utilizzare lo sport come metafora per combattere ogni forma di dipendenza. Oltre al tennis, si poteva scegliere arrampicata sportiva, calcio, ciclismo, sport paralimpici, danza, ginnastica, rugby, scherma e vela. La scadenza era fissata per il 30 aprile, e sono stati inviati 600 lavori. La federtennis ha aderito all'iniziativa: oltre a offrire una due giorni di tennis per i ragazzi delle scuole romane, destinerà al vincitore della sezione tennis una stampa fotografica di Francesca Schiavone. Alcuni lavori a sfondo tennistico sono stati messi a disposizione dei giornalisti presenti al Foro Italico, e sono una bella risposta a chi crede che l'infanzia e la gioventù abbiano perso i valori più importanti.