Prosegue la Guerra Fredda tra Tomic e Tennis Australia
Bernard Tomic non è interessato a ricucire i rapporti con Tennis Australia, almeno fino a quando continueranno a non sostenere la sorella Sara. "Fino a quando non sarò soddisfatto dei loro investimenti sui giovani, compresa mia sorella Sara, non vedo nessun punto d'incontro" ha detto Tomic da Bogotà, dove ha raggiunto le semifinali nel locale torneo ATP. Prima di Wimbledon, il vulcanico papà John aveva detto che la figlia non veniva supportata perchè Pat Rafter non accetta chi osa criticarlo. Dopo la sua sconfitta a Wimbledon, Bernard aveva poi mosso critiche piuttosto pesanti a tutto l'entourage federale. Risultato: mancata convocazione per il match di Davis contro il Kazakhstan. Dopo il successo, i vertici federali hanno ipotizzato un riavvicinamento. Tomic è ben lieto di giocare in Davis, ma non vuole fare marcia indietro. "Per me è un onore e un privilegio giocare in Davis, ho un buon record e ho la speranza di continuare a rappresentare il mio paese – ha detto – e voglio ringraziare Tennis Australia per il supporto che mi hanno dato in passato. Tuttavia, gli attuali amministratori mi hanno fatto fuori per le dichiarazioni che ho rilasciato a Wimbledon. Beh, io continuo a pensarla così". non è interessato a ricucire i rapporti con Tennis Australia, almeno fino a quando continueranno a non sostenere la sorella Sara. "Fino a quando non sarò soddisfatto dei loro investimenti sui giovani, compresa mia sorella Sara, non vedo nessun punto d'incontro" ha detto Tomic da Bogotà, dove ha raggiunto le semifinali nel locale torneo ATP. Prima di Wimbledon, il vulcanico papà John aveva detto che la figlia non veniva supportata perchè Pat Rafter non accetta chi osa criticarlo. Dopo la sua sconfitta a Wimbledon, Bernard aveva poi mosso critiche piuttosto pesanti a tutto l'entourage federale. Risultato: mancata convocazione per il match di Davis contro il Kazakhstan. Dopo il successo, i vertici federali hanno ipotizzato un riavvicinamento. Tomic è ben lieto di giocare in Davis, ma non vuole fare marcia indietro. "Per me è un onore e un privilegio giocare in Davis, ho un buon record e ho la speranza di continuare a rappresentare il mio paese – ha detto – e voglio ringraziare Tennis Australia per il supporto che mi hanno dato in passato. Tuttavia, gli attuali amministratori mi hanno fatto fuori per le dichiarazioni che ho rilasciato a Wimbledon. Beh, io continuo a pensarla così".