Stanislas Wawrinka è considerato un “cattivo”. Ma nel 2013 è cambiato qualcosa: il rendimento è cresciuto, ma certe sconfitte “gloriose” lo stanno rivalutando agli occhi della gente. 
Stanislas Wawrinka, n.15 ATP, è nei quarti a Madrid e affronterà Jo Wilfried Tsonga

Di Alessio Morra – 10 maggio 2013

 
Scrittori e sceneggiatori, quelli bravi, cercano sempre di dare alcune caratteristiche particolari ai propri personaggi. Gli sceneggiatori di ‘Boris’, fortunatissima fuori-serie italiana (peraltro legata al tennis), hanno creato una serie di personaggi favolosi. Tra questi c’è il ‘simpaticissimo’ Stanis La Rochelle, la stella di ‘Occhi del Cuore’. Stanis è un attore mediocre, che però pensa di essere il più grande attore della storia. Le sue gesta sono quasi sempre discutibili, ma rendono favoloso il personaggio. Anche il tennis ha il suo Stanis, che è Wawrinka. Lo svizzero vive da anni con la nomea di persona antipatica. Eppure, sulla carta, non ci dovrebbero essere tanti elementi negativi. Perché Wawrinka ha un rovescio talmente bello che deve essere per forza ammirato. In più, Stan è il vassallo di Roger Federer: e i ‘valletti’ riscuotono sempre una certa simpatia. In coppia con Federer, ha anche vinto l’oro olimpico a Pechino nel 2008. In più di un'occasione, lo status di numero 2 svizzero è stato un peso. Quando è mancato Federer e la Suisse ha perso, tutti hanno dato addosso a Wawrinka, colpevole di non aver salvato la baracca rossocrociata. Le scelte extra-tennis non lo hanno aiutato. Un paio d’anni fa, quando cercò di fare il definitivo salto di qualità, piantò in asso la moglie, che gli aveva appena dato un bimbo. Il cambio di coach inizialmente diede i frutti sperati, ma l’agognato salto di qualità non è arrivato. D’altronde la continuità non è mai stato il punto forte dello svizzero, che spesso ha giocato partite importanti contro i giocatori di casa. È successo a Wimbledon nel 2009, quando sfidò Murray nella prima partita giocata sotto al tetto, è successo al Roland Garros, dove ha affrontato per due volte consecutive al terzo turno Tsonga, ed è successo pure a Roma, dove lo scorso anno perse 7-6 al terzo con Seppi negli ottavi di finale. Tutte queste sfide, vissute da avversario dell’idolo di casa, non hanno giovato alla sua causa.
 
Negli ultimi mesi, tuttavia, Stanis si deve essere affidato a dei bravissimi sceneggiatori perché lo svizzero ha provato, suo malgrado, a cambiare la sua immagine. All’Australian Open ha giocato un match incredibile con Djokovic. Lo svizzero per un set e mezzo è stato ingiocabile, Djokovic sembrava una comparsa. Sul 6-1 4-1 per Stanis, molti iniziano a pensare che il torneo stesse per perdere il numero uno. Il serbo invece resuscita e vince secondo e terzo set. Wawrinka a sorpresa rientra in partita, vince il tie break del quarto e dà vita, insieme al re di Melbourne, ad quinto set pazzesco. Nole e Stan regalano spettacolo, restano in campo per cinque ore. Djokovic vince 12-10! Sui social network si sprecano parole deliziose per lo svizzero. Wawrinka inizia a guadagnare un po’ di punti simpatia. Lasciata l’Australia torna in patria, perché c’è da giocare la Coppa Davis. Federer naturalmente non c’è. Il peso è tutto sulle sue spalle. Wawrinka deve sfidare la Repubblica Ceca campione in carica. Nella prima giornata Berdych e Wawrinka vincono i rispettivi singolari. Tomas e Stanis sanno che il doppio può essere decisivo. Berdych e Rosol vincono il primo e il terzo set, Wawrinka e Chiudinelli si aggiudicano la seconda e la quarta partita. Il quinto set è infinito. I due cechi servono per primi e sfruttano la superficie velocissima per realizzare una valanga di aces e di servizi vincenti. Wawrinka e Chiudinelli per tredici volte tengono il servizio sapendo che ogni palla break sarebbe un matchpoint, ma riescono ad allungare il match e offrono il doppio più lungo nella storia della Davis, vinto 24-22 dai cechi dopo oltre 7 ore di gioco!

L’antipatico Wawrinka diventa il ‘povero’ Wawrinka, che nel giro di due settimane ha giocato e perso due incontri straordinari, entrambi finiti nella storia del tennis. Per non farsi mancare nulla, stremato, gioca con Berdych il giorno dopo e perde in quattro set. La Svizzera è fuori, ma questa volta nessuno si è permesso di criticarlo. A Montecarlo ha batttuto Murray; pochi giorni fa ha trionfato in Portogallo, dove ha sconfitto in finale David Ferrer. E a Madrid sta giocando un altro grande torneo, in cui ha battuto Grigor Dimitrov dopo che il bulgaro aveva superato Novak Djokovic. Il Roland Garros e Wimbledon si avvicinano: se arriveranno un altro paio di sconfitte ‘gloriose’ la parole dolci per Wawrinka si sprecheranno. Forse, a fine anno, Stanis diventerà simpatico.