Con un match vicino alla perfezione la campionessa uscente Agnieszka Radwanska manda in tilt il computer di Karolina Pliskova, spuntandola di nuovo in due set (è la settima volta in sette sfide) e guadagnandosi l’ultimo posto per le semifinali delle WTA Finals. Affronterà la numero uno del mondo Angelique Kerber. Kuznetsova-Cibulkova l’altra semifinale.

Di recente, Agnieszka Radwanska ha confessato di adorare il soprannome di “professoressa”, ideato per lei da alcuni appassionati italiani. Il motivo è presto detto: le piace da morire vincere incontri come l’ultimo, quello che l’ha spedita dritta dritta in semifinale alle WTA Finals per la quinta volta in cinque anni, tenendo vivo il sogno di una doppietta riuscita solamente alle più grandi degli ultimi 40 anni. A lezione dall’altra parte della rete la polacca ha trovato una delle sue allieve preferite, quella Karolina Pliskova che è cresciuta fino ad entrare di prepotenza fra le prime 10, e presto salirà ancora. Ha battuto tutte le tre campionesse Slam dell’anno, ha vinto un Mandatory, è arrivata in finale in uno Slam, ma contro lei continua a rimediare batoste. Al 6-0 dei precedenti, tutti vinti in due set, eccone una settima, 7-5 6-3 in un’ora e 18 minuti, in un match da dentro o fuori, come un normalissimo quarto di finale. La rivale l’ha interpretato meglio in alcuni frangenti, imponendo la sua palla pesante e ritrovando quel ritmo al servizio che mercoledì le è costato la sconfitta (e, col senno di poi, l’eliminazione) contro Svetlana Kuznetsova. Ma nei momenti importanti è stato quasi sempre Radwanska-show. La ricetta è la stessa da anni, e la ciambella riesce col buco soprattutto contro le picchiatrici, tipo Muguruza o Pliskova, le due battute nella sua strada verso la semifinale. Le ha lasciate sfogare, sparare colpi vincenti, mostrare superiorità fisica. Ma pian piano, pezzo dopo pezzo, ha smontato il computer di entrambe fino a mandarlo in tilt. E raccogliere così un crollo che prima o poi, per tantissime, diventa inevitabile, specialmente nelle giornate in cui la polacca regala giusto otto punti in due set, e il suo pennello può dipingere a piacimento tutti gli angoli del campo.



SEMIFINALE CONTRO ANGELIQUE KERBER
Al di là delle comunque notevoli qualità tecniche, la Radwanska ha una dote che supera tutte le altre: sa sempre come portare il match nei propri binari. E se ci riesce batterla diventa quasi impossibile. La Pliskova lo sapeva, e ha cercato di evitarlo facendola giocare il meno possibile, scappando subito sul 4-2 nel primo set e guadagnandosi pure una palla del doppio-break, in un momento in cui era completamente padrona del match. Eppure, per cambiare tutto è bastato pochissimo. Ha mancato il 5-2, poi è calata al servizio e la Radwanska non si è fatta pregare, finendo per piazzare lei due break di fila e andare a vincere il set per 7-5. Break che sono diventati tre quando è salita 2-0 nel secondo, dando al match la scossa definitiva. In realtà la Pliskova ha trovato proprio lì la reazione per riagguantarla e superarla, ma lo sforzo fatto per portarle via tre game di fila (senza alcun regalo: nel secondo set la polacca ha commesso solo due gratuiti), le è costato carissimo in seguito. Nel sesto game ha regalato il 3-3 con due doppi falli di fila, e nell’ottavo è crollata definitivamente. Emblematico il modo in cui ha perso il servizio, affossando due comodi smash uno via l’altro, dallo 0-30. Segno che ormai il virus Radwanska aveva già raggiunto le parti più sensibili del suo sistema operativo. “Ho giocato un ottimo match – ha detto la polacca – ed è stato importante rimanere molto concentrata sulla palla-break sul 4-2 del primo set. Lei ha probabilmente il miglior servizio del circuito, in certi momenti ho dovuto solo sperare servisse meno prime palle possibile”. Approdata in semifinale come seconda del girone (vinto dalla Kuznetsova, battuta 3-6 6-0 6-1 dalla Muguruza in un ultimo match del tutto ininfluente), ora le tocca la Kerber, che ha mandato il suo coach Torben Beltz in “esplorazione” durante il match odierno. Segno che, pur partendo favorita, la numero uno non è affatto tranquilla. E fa bene.

WTA FINALS SINGAPORE – Gruppo Bianco (Day 3)
Garbine Muguruza (ESP) b. Svetlana Kuznetsova (RUS) 3-6 6-0 6-1
Agnieszka Radwanska (POL) b. Karolina Pliskova (CZE) 7-5 6-3