di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Nel 2010 si arrese al fotofinish, senza concretizzare tre match-balls, a Kim Clijsters. Questa volta Maria Sharapova non fallisce l'appuntamento con il primo urrah al Western and Southern Open di Cincinnati. Contro Jelena Jankovic – al ritorno in una finale importante dopo la sconfitta dell'anno scorso a Roma – Masha è “bella” solo a tratti, ma pugnace nel corso di tutto il confronto. JJ “si scioglie” nei momenti importanti
Partenza folgorante della russa che sale 4-1, martellando da ogni parte del campo. A questo punto però Masha incappa in un lungo blackout: la serba incamera sette games consecutivi che le permettono di intascare il primo set (6-4) e portarsi in vantaggio di un break nel secondo (2-0). I vincenti di inizio match si trasformano in “regali”, che l'avversaria raccoglie senza colpo ferire.
Quando però gli errori di Sharapova iniziano a farsi più rari, per Jankovic ritornano gli incubi dell'avvio di partita. Perso il vantaggio, JJ riesce miracolosamente a rifugiarsi nel tiebreak dopo aver recuperato un break di svantaggio (4-3 e servizio Masha) e annullato un break-point sul 5-5. Il gioco decisivo si decide dal 3-3, con Sharapova che piazza l'allungo decisivo (7-3).
Terza frazione all'insegna degli errori gratuiti e del “festival” del break: il trend s'interrompe solo nel settimo gioco, con Masha che tiene autorevolmente la battuta. Il gioco seguente è quello decisivo: le due contendenti hanno entrambe più volte la possibilità di aggiudicarselo, ma alla fine è la russa a intascarlo. Il doppio fallo numero nove di JJ consegna sostanzialmente il titolo a Sharapova. 4-6 7-6(3) 6-3 lo score conclusivo che con le sue quasi tre ore (2h e 49') è la finale più lunga della stagione Wta.
Per la russa (11 doppi falli, ma anche 6 aces) è il secondo titolo stagionale e il 24esimo in carriera. Masha scala tre posizioni nel ranking Wta, conquistando così il quarto posto mondiale e concludendo nel miglior modo la sua preparazione agli US Open dove sarà una delle sicure favorite. Jankovic, che quest'anno rimane ancora senza titoli, si riavvicina comunque alla top ten (12).
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