Nella sala Montanelli di via Solferino a Milano è stato presentato lo studio della Bocconi sull’impatto che ha avuto il canale televisivo Supertennis sul movimento tennistico italiano… di MATTEO VENERI

di Matteo Veneri foto Getty Images

Lo studio era stato anticipato lo scorso settembre dal Presidente della FIT Binaghi, ma analizzato e spiegato nel dettaglio nella giornata di ieri in una delle sale messe a disposizione da RCS. "Tv Branding nello sport", questo il titolo della ricerca commissionata dalla Federazione Italiana Tennis alla SDA Bocconi School of Management di Milano per capire quanto davvero il canale Supertennis ha inciso nella crescita degli ultimi anni del tennis italiano. A fare da padrone di casa alla conferenza stampa odierna c'era il vice direttore vicario de La Gazzetta dello Sport Gianni Valenti, mentre a parlare alla platea dei giornalisti c'erano il Presidente della FIT Angelo Binaghi, il Presidente di Sportcast Carlo Ignazio Fantola e due Professori della Bocconi: Michele Costabile e Armando Cirrincione. Il plico consegnato ai giornalisti presenti è dettagliatissimo e comprende 107 pagine di nozioni, spiegazioni, dati e grafici. Cercheremo, in maniera riassuntiva, di snocciolarvi i dati più significativi di questa ricerca basata, secondo l'esposiojne del prof. Cirrincione, su 1200 interviste telefoniche a spettatori di tennis in tv e 87 interviste on line a circoli di tennis di fascia medie e alta..
SuperTennis, nato nel novembre del 2008, secondo la ricerca ha preservato dalla crisi un valore economico totale di almeno 66,5 milioni di euro, nello specifico a favore della FIT (13,5 milioni di euro), a favore dei circoli (29,5 milioni di euro) ed a favore dei maestri (18,2 milioni di euro). Inoltre, secondo la studio condotto, il canale televisivo ha preservato dalla crisi 3,8 milioni di euro per quanto riguarda le quote federali, 8,5 milioni di euro per quel che concerne la partecipazione del pubblico ai grandi eventi quali gli Internazionali BNL d'Italia.

Lo studio indica, con stima prudenziale, a quota 5,2 milioni il valore del “brand” SuperTennis, per poter vedere il quale i 1.200 appassionati intervistati hanno detto di essere disponibili a pagare mediamente 14 euro l’anno, cifra che sale a poco meno di 30 euro per i 90 Circoli cui è stato sottoposto un questionario. Sempre secondo i professori della Bocconi il 41,5% dell'incremento dei tesserati FIT avvenuto tra il 2008 e il 2012 sia imputabile al canale televisivo della Federazione.

L'importanza di SuperTennis sottolineata dai professori dell'università milanese è stata quella di agire direttamente sulle emozioni del pubblico, attivando il desiderio di partecipare, di "mettersi in gioco", aumentando l'impegno, la dedizione, l'attaccamento verso uno sport nuovamente valorizzato. Nessun’altra campagna pubblicitaria, che gli studiosi della Bocconi hanno simulato ai fini della ricerca, potrebbe raggiungere, a parità di budget, i medesimi risultati di SuperTennis Tv in termini di promozione e di diffusione del tennis nell'ambito del territorio italiano: i professori Costabile e Cirrincione sostengono che la televisione della FIT si è dimostrata più efficace nel raggiungere quel target che le altre campagne pubblicitarie riuscirebbero a raggiungere attraverso una spesa economica notevolmente più onerosa, e comunque per un ambito temporale notevolmente inferiore a quello investito da SuperTennis attraverso la sua programmazione, 24 ore al giorno.

Ricordiamo che il costo del canale SuperTennis è di 3 milioni di euro annui, mentre la cifra pagata dalla Federtennis alla Bocconi per questa ricerca è di poco inferiore ai 100.000 euro. "E' valsa la pena effettuarla" ha affermato con soddisfazione il presidente Binaghi.