Grande delusione per Gianluca Pozzi. Il barese era convinto di essere il giocatore più anziano ad aver battuto un numero 1 del mondo, ma non è così. Nel 2000, Pozzi aveva usufruito del ritiro di Andre Agassi al Queen's quando aveva 34 anni e 363 giorni, sei in più di Tommy Haas nel giorno del successo su Djokovic a Miami. Un'analisi più attenta, tuttavia, fa emergere un precedente destinato a restare imbattuto: a Wimbledon 1974, quando aveva 39 anni e 8 mesi, Ken Rosewall battè il n. 1 John Newcombe nei quarti di Wimbledon. All'epoca le classifiche non venivano compilate tutte le settimane: il ranking in vigore era quello del 3 giugno 1974, in cui Newcombe era n. 1 davanti a Jimmy Connors. L'aggiornamento successivo è stato effettuavo il 29 luglio, quando Connors superò Newcombe. Nel giorno della sconfitta contro "Muscle" Rosewall, dunque, l'australiano era in vetta. Pozzi si vede sfilare via il record, ma questo non sminuisce la portata storica del suo exploit contro Agassi (in verità un po' fortunato, perchè l'americano non portò a termine il match).. Il barese era convinto di essere il giocatore più anziano ad aver battuto un numero 1 del mondo, ma non è così. Nel 2000, Pozzi aveva usufruito del ritiro di Andre Agassi al Queen's quando aveva 34 anni e 363 giorni, sei in più di Tommy Haas nel giorno del successo su Djokovic a Miami. Un'analisi più attenta, tuttavia, fa emergere un precedente destinato a restare imbattuto: a Wimbledon 1974, quando aveva 39 anni e 8 mesi, Ken Rosewall battè il n. 1 John Newcombe nei quarti di Wimbledon. All'epoca le classifiche non venivano compilate tutte le settimane: il ranking in vigore era quello del 3 giugno 1974, in cui Newcombe era n. 1 davanti a Jimmy Connors. L'aggiornamento successivo è stato effettuavo il 29 luglio, quando Connors superò Newcombe. Nel giorno della sconfitta contro "Muscle" Rosewall, dunque, l'australiano era in vetta. Pozzi si vede sfilare via il record, ma questo non sminuisce la portata storica del suo exploit contro Agassi (in verità un po' fortunato, perchè l'americano non portò a termine il match).