COPPA DAVIS – Lontano da Pesaro, i due eroi della prima giornata di Coppa Davis sono Lukas Rosol e Kyle Edmund. Il primo salva due match-point e batte Tsonga 6-4 al quinto (poi il debuttante Pouille pareggia i conti), il secondo stende Tipsarevic e regala l’1-0 alla Gran Bretagna. Sabato Ward-Lajovic.

Tasmajdan Stadium, Belgrado (Serbia) – Terra all’aperto
Kyle Edmund (GBR) b. Janko Tipsarevic (SRB) 6-3 6-4 6-0
Dusan Lajovic (SRB) b. James Ward (GBR) rimandata a sabato

Da Pesaro a Belgrado, in attesa di scoprire le due squadre che si sfideranno nelle semifinali di Coppa Davis, il filo conduttore della prima giornata è stata la pioggia. Un solo singolare disputato in Italia, lo stesso nella capitale serba, dove Kyle Edmund non ha fatto rimpiangere Andy Murray e si è regalato la prima vittoria con la nazionale britannica in maniera magnifica, superando per 6-3 6-4 6-0 l’ex top-10 Janko Tipsarevic. Il capitano serbo Bogdan Obradovic l’ha spedito in campo sperando sia nell’effetto sorpresa sia nelle grande esperienza del secondo miglior giocatore della storia del suo Paese, ma sulla terra del Tasmajdan Stadium Edmund non ha fatto sconti, ripagando al 100% la (ovvia) fiducia di Leon Smith. Il match, a lungo sospeso per la pioggia, è terminato intorno alle 21 di Belgrado, obbligando Dusan Lajovic e James Ward ad attendere il sabato per il secondo singolare.

REPUBBLICA CECA – FRANCIA 1-1
Werk Aren, Trinec (Repubblica Ceca) – Cemento indoor
Lukas Rosol (CZE) b. Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 6-4 3-6 4-6 7-6 6-4
Lucas Pouille (FRA) b. Jiri Vesely (CZE) 7-6 6-4 7-5

A Trinec è stata la giornata di Lukas (Rosol) e Lucas (Pouille), grandi protagonisti in modo diverso. Il ceco ha compiuto l’impresa dell’intero day 1 dei quarti di Coppa Davis, superando con una splendida rimonta niente meno che Jo-Wilfried Tsonga, protagonista di un grande torneo a Wimbledon. Sostenuto dagli oltre cinquemila della nuova Werk Arena, l’ex matador di Rafael Nadal a Wimbledon l’ha spuntata per 6-4 3-6 4-6 7-6 6-4, salvando due match-point nel tie-break del quarto set, vinto per 10 punti a 8. Pouille, invece, si è regalato il debutto perfetto, nella situazione peggiore: in trasferta, sotto 0-1 e contro un avversario di buon livello come Jiri Vesely. Ma la fiducia di Yannich Noah era troppo importante per deluderla, così l’esordiente – reduce dai quarti a Wimbledon – ha fatto la differenza in tre set tirati, chiudendo 7-6 6-4 7-5. Domani il doppio: da una parte i campioni dei Championships Herbert/Mahut, dall’altra Radek Stepanek e Adam Pavlasek. A meno che, visto quanto ha combinato oggi, Navratil non decida di giocarsi la carta Rosol anche nel doppio.

STATI UNITI – CROAZIA
Tualatin Hills Tennis Center, Portland (Oregon, Stati Uniti) – Cemento all’aperto
Jack Sock (USA) b. Marin Cilic (CRO) 4-6 3-6 6-3 6-4 6-4
John Isner (USA) b. Borna Coric (CRO) 6-4 6-4 6-3

Prima due set a zero per la Croazia, poi sei di fila nelle casse degli Stati Uniti e semifinale praticamente ipotecata. Il grande deluso, sul cemento di Portland, è Marin Cilic, perfetto nella prima parte del suo singolare contro Jack Sock, ma poi incapace di contenere il rientro del “big hitter” a stelle e strisce. Sembrava avercela fatta nel quinto set, quando è scappato sul 3-0, ma Sock non ha mollato di un centimetro, ha rimontato e con un parziale di 6-1 si è preso il successo, col brivido di una palla-break offerta (e salvata) quando ha servito per il match. Vinto il primo punto, per il padroni di casa il duello è andato in discesa: a John Isner è bastato un break per set per archiviare la pratica Borna Coric, incapace di convertire le otto palle break passate qua e là dalla sua Yonex. E così il doppio, che sembrava la chiave dell’intera tre giorni, assume un ruolo un tantino meno determinante. Bob e Mike Bryan possono anche permettersi di perdere, ma la sensazione è che difficilmente la contesa arriverà “viva” alla terza giornata.