TORONTO. L’azzurro si fa sorprendere dall’esuberante canadese, un po’ disordinato ma dotato di buoni numeri. Finisce 4-6 6-4 7-6. Cipolla ok, adesso sfida Murray!
Flavio Cipolla affronterà Andy Murray al Masters 1000 di Toronto
Di Riccardo Bisti – 7 agosto 2012
Ci ha fatto penare e sperare fino alle 4 del mattino, ma stavolta è andata male. Andreas Seppi è stato eliminato al primo turno del Masters 1000 di Toronto (2.648.700$, cemento) dal canadese Vasek Pospisil, numero 2 di una nazione che nei prossimi anni dovrebbe invadere i piani alti grazie al gran lavoro della federazione. In attesa che emergano i junior, i canadesi si godono Milos Raonic e questo ragazzone nato e residente in British Columbia ma dalle chiare origini ceche, tanto che tra i 15 e i 18 anni di età si è allenato al Centro di Prostejov. Su un campo piuttosto veloce (lo avranno preparato così per favorire Raonic?), il canadese si è imposto con il punteggio di 4-6 6-4 7-6. E’ una vittoria meritata. Nel primo set ha commesso un mucchio di errori gratuiti, con Seppi bravo ad approfittarne con l’unico break al “canonico” settimo gioco. Poi il suo tennis ha iniziato a funzionare. Pospisil gioca bene in tutte le zone del campo, non è un fenomeno e nemmeno un mostro di eleganza (mentre il suo aspetto fisico piacerà alla ragazze), ma può diventare un giocatore “vero”. Lui ambisce a diventare un top 30 "stabile" e ce la può fare. Il servizio è molto potente, così come il dritto. Quando gli restano in campo (nel secondo e nel terzo set è successo spesso) può fare danni. Avanti 3-1 nel secondo, si è fatto riprendere da Seppi ma poi ha trovato il break decisivo nel decimo game. Sullo slancio, il canadese è volato 3-0 nel terzo. Seppi sembrava scivolato fuori dal match, mentalmente ancor più che tecnicamente. Però l’azzurro era sornione e si procurava due palle break, una sullo 0-2 e un’altra sul 2-4. Non le sfruttava, ma si capiva che al momento di chiudere sarebbero arrivati i problemi per Pospisil.
Detto fatto: quando è andato a servire sul 5-3, il canadese si è fatto brekkare e ha ridato vita, in extremis, al numero 1 azzurro. Lì iniziava la caterva dei matchpoint. Ne aveva due sul 5-4, annullati da altrettanti servizi vincenti di Seppi. Si arrivava al tie-break e ancora una volta Pospisil prendeva il largo (sciagurato un dritto in rete di Seppi sul 2-3). Dal 6-3, Seppi teneva duro e si rifugiava sul 6-6. Il sesto, tuttavia, era quello buono. Al canadese è andata di lusso, giacchè era ormai vittima di crampi. E’ una delle peggiori sconfitte stagionali di Seppi, quasi sempre vincente quando parte favorito. Toronto fa il paio con Miami, quando perse contro Bautista Agut. Ma allora c’era l’alibi del virus intestinale, mentre stavolta c’è il buon tennis del numero 104 ATP, allenato dall’ex pro canadese Frederic Niemeyer, molto “attivo” nel box giocatori. Pospisil tiene da matti a questo torneo, non ha mollato una palla e ha giocato con gran diligenza, ricorrendo in più occasioni al rovescio in slice, colpo che di solito non gli appartiene. Numero 104 ATP, è reduce dall’esperienza olimpica e, ancora prima, dalla vittoria al challenger di Granby. Quella contro Seppi è la sua prima vittoria stagionale in un torneo ATP: al secondo turno avrà un test interessante contro Juan Monaco. Seppi conferma l'avversione per il Nord America, continente dove non ha mai giocato troppo bene. A seguirlo non c’era coach Sartori, ma soltanto il preparatore atletico Dalibor Sirola, tra gli artefici del grande 2012 dell’altoatesino. Ma stavolta non è bastato. Adesso c’è il doppio e poi Cincinnati, nella speranza di ritrovare fiducia, punti e convinzione.
L’Italia può comunque gioire grazie a Flavio Cipolla. Nel derby tra qualificati ha superato Jurgen Zopp, miglior tennista finora espresso dalla giovane Estonia. Cipolla non ha dato scampo, con le sue trame taglienti, a un picchiatore muscolare ma piuttosto prevedibile. E’ finita 6-1 6-2 in 78 minuti e per Flavio sono 70 punti d’oro (45 più i 25 delle qualificazioni) per consolidare la posizione tra i top 100. Il bello è che al secondo turno se la vedrà con Andy Murray. Forse non c’era momento migliore per affrontarlo: Flavio non si offenderà se diciamo che lo scozzese gli è nettamente superiore, ma a tre giorni dalla finale olimpica, con le tossine da smaltire, il fuso orario, la stanchezza per il viaggio e il cambio di superficie…chissà che il romano non possa provare a fare match pari.
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