Per la seconda volta, l’ITF comunica un caso di positività quando il giocatore ha già scontato la squalifica. Il brasiliano Marcelo Demoliner (n. 68 di doppio) ha ammesso l’utilizzo di un diuretico (lo stesso che fu fatale a Canas) e se l’è cavata con tre mesi….scaduti un mese fa!

Altro caso di doping nel circuito ATP. Cade nella rete il brasiliano Marcelo Demoliner, discreto giocatore che da qualche anno si è dedicato esclusivamente al doppio. Numero 68 nel ranking di specialità, è risultato positivo all’idroclorotiazide, sostanza vietata dalla sezione S5 dei regolamenti WADA. Si tratta di un diuretico, non direttamente dopante ma utile per mascherare l’utilizzo di altre sostanze. Il controllo è stato effettuato il 22 gennaio e il campione è stato analizzato a Montreal, in Canada. Demoliner ha ammesso la colpevolezza e se l’è cavata con una sanzione di 3 mesi, dal 1 febbraio al 30 aprile. Gli hanno tolto i punti e i soldi conquistati in Australia, mentre il comunicato ITF non fa menzione dei tornei successivi: già, perché Demoliner ha giocato anche a Quito (dove è arrivato in finale), Buenos Aires, Rio de Janeiro e San Paolo. L’episodio colpisce perché, per la seconda volta, un caso di positività viene comunicato a squalifica già scontata. Era accaduto qualche anno fa con un altro brasiliano, Fernando Romboli, sospeso otto mesi e mezzo per la stessa sostanza (gli avevano trovato anche la furosemide). E’ la quinta volta che l’idroclorotiadize entra nel mondo del tennis: in passato erano finiti nella rete anche Graydon Oliver, Laura Pous Tio e – caso più noto – Guillermo Canas.