di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Aveva un credito con la fortuna. Lui che era stato tradito dalla schiena sul più bello della finale degli Australin Open 2014… Ed ora lo ha riscosso. La schiena mette ko un ottimo Kei Nishikori e Rafael Nadal conquista il Mutua Open di Madrid, il 27esimo Master 1000 della sua splendida carriera. La finale finisce 2-6 6-4 3-0.
Uno scambio davvero spettacolare ad inizio match
Il giapponese, autore di un primo set praticamente perfetto, è costretto a ritirarsi a metà del terzo parziale quando, ormai fermo, aveva lasciato scappare Rafa sul 3-0. Già dopo la semifinale di ieri i dubbi non mancavano: Nishikori aveva lsciato il campo acciaccato alla zona lombare dopo le tre ore in campo contro David Ferrer, ma oggi l'occasione era troppo ghiotta per non tentare. E Kei ce l'ha messa davvero tutta.
Nel primo set, il 24enne giapponese cresciuto all'accademia di Nick Bollettieri parte fortissimo e mette alle corde il campione del mondo: in meno di mezz'ora sale 5-1 e poi chiude il primo parziale per 6-2. Corre come un matto e fà sembrare i dritti carichi di spin del campione del mondo dei colpi da riscaldamento, aggredendoli senza timore. Nel secondo, pronti via brekka Nadal che, al di là dei (molti) meriti dell'avversario, è impreciso e decisamente fuori dal match. Nishikori sale 4-2 e sembra davvero a un passo dalla lesa maestà: sconfiggere Nadal sulla terra rossa e per di più a casa sua…
Se la fortuna è cieca, la cattiva sorte ci vede benissimo: Nadal tenta un disperato recupero e aggancia il nipponico. Sul 5-4 in favore del mancino di Manacor, arriva il primo medical time out per Nishikori. E' l'inizio della fine della favola.
Poi, sul 3-0, quando è ormai immobile nel suo rettangolo di gioco, Nishikori getta la spugna. Peccato, ha sfiorato l'impresa a casa di Nadal e se non si fosse messa di mezzo la schiena, forse adesso tutti parlarebbero di una finale dall'esito inaspettato, clamoroso. E invece trionfa ancora Nadal, neo cittadino onorario di Madrid. Per lui è il quarto successo sulla terra battuta della capitale spagnola. Ma quello di oggi è anche il 27esimo Master 100 della sua carriera, nonché il 44esimo titolo sulla terra. Guillermo Vilas, con 46 successi, è a sole due lunghezze. Questione di mesi, forse di settimane…