THE PODCAST – Torna il nostro appuntamento audio: oltre un’ora su tutti i temi del momento. Insieme a Vanni Gibertini parliamo della retrocessione in B dell’Italia di Fed Cup, il futuro del tennis azzurro in gonnella, i verdetti di Monte Carlo e raccontiamo l’affascinante figura di Ronnie Leitgeb, nuovo coach di Gianluigi Quinzi.
In attesa di recuperare Jacopo Lo Monaco, un unico lungo blocco in compagnia di Vanni Gibertini. Inizio “alternativo”, dedicato a una breve descrizione dei Gruppi Zonali di Fed Cup e delle situazioni limite che si trovano in certe parti del mondo. La speranza è che gli stessi Gruppi Zonali non debbano riguardare l’Italia in futuro.

(Minuto 12’15”) Dopo la netta sconfitta di Lleida (“Più pesante nella forma che nella sostanza” dice Vanni), cerchiamo di capire chi sono le giovani italiane più futuribili. Non è troppo positivo il fatto che Vanni, dal Canada, non le abbia mai viste giocare (e alcune non le abbia mai sentite). “Però tra loro inserirei anche Ludmilla Samsonova”. Se vi va, fateci sapere cosa pensate delle top-junior azzurre e, secondo voi, chi è la più futuribile.

(Minuto 25’30”) Il World Group di Fed Cup offrirà la finale prevista, ma Repubblica Ceca e Francia hanno dovuto soffrire le pene dell’inferno per battere Svizzera e Olanda. A Lucerna abbiamo vissuto grandi emozioni grazie a Viktorija Golubic, mentre in Francia siamo arrivati a un passo dall’impresa dell’Olanda, ma forse per la competizione è meglio così: con tutto il rispetto per le olandesi, avremmo corso il rischio di una finale zoppa.

(Minuto 31’10”) Masters 1000 Monte Carlo. Nadal ha intascato il 28esimo Masters 1000 in carriera, ma NON è tornato quello di un tempo (“Anzi, quello non lo vedremo più”) e ad oggi NON lo si può considerare il favorito numero 1 per il Roland Garros. Il favorito continuerà ad essere Novak Djokovic, per quanto si sia presentato un po’ stanco a Monte Carlo. “Difficile capirne le ragioni – dice Vanni – ci aveva abituato a vincere tante partite giocando male, magari ha impostato la preparazione in un certo modo, tenendo conto che i suoi obiettivi stagionali dovrebbero essere Roland Garros e Olimpiadi”. A Monte Carlo c’era anche Federer, ma gli appassionati italiani fremono per sapere se verrà a Roma. “Se non va a Madrid ci sarà, in caso di presenza in Spagna sarà tutto da vedere. Non dimentichiamo che i suoi obiettivi principali sono Wimbledon e Olimpiadi. Certo, il problema al ginocchio gli ha scombinato i piani”. Entrambi concordiamo sul possibile ruolo di protagonista per Andy Murray: secondo noi, sulla terra gioca senza particolare pressione (e questo lo aiuta), mentre Vanni ricorda la lotta per il numero 2 ATP, importante per evitare Djokovic prima della finale nei vari tornei.

(Minuto 51’20”) La partnership Quinzi-Leitgeb. Ricordiamo le fasi salienti della carriera del tecnico austriaco, di nuovo coach con responsabilità tecniche dopo aver lasciato il tennis nel 1999 e avero recuperato dieci anni dopo, ma solo in veste di manager (prima) e dirigenziale (dopo).