E' Stan Wawrinka il primo semifinalista dell'Australian Open. In una partita che ha riacceso vecchie ruggini con Jo Wilfried Tsonga, gli è bastato giocare con attenzione e sfruttare la cattiva giornata del francese. Neanche un break di vantaggio nel secondo ha scosso Tsonga. Qualche colpo a effetto nel finale ha legittimato il successo dello svizzero.

Poteva regalare spettacolo, invece il quarto di finale tra Stan Wawrinka e Jo Wilfried Tsonga è stato avaro di emozioni. Il risultato, prima di tutto: sono bastati tre set (7-6 6-4 6-3 lo score) per consegnare la semifinale allo svizzero (la seconda in carriera a Melbourne Park) e confermare il suo status di (forse…) primo favorito. Una partita dove la tensione e la mancanza di coraggio hanno accompagnato i tre set, dove a Wawrinka è bastato semplicemente sbagliare di meno, per venirne a capo. La tensione, oltre che nel gioco, è palpabile anche fra i due contendenti. Cresciuti assieme e in amicizia, spesso compagni di allenamento, si sono allontanati dopo la finale di Davis 2014 tra Svizzera e Francia. E le dichiarazioni non troppo eleganti e diplomatiche di Stan al termine del primo singolare, vinto proprio contro Jo. Si inizia piano, pianissimo alla Rod Laver Arena. I giocatori stentano a trovare il ritmo, nascondono le carte, consapevoli che il match potrebbe durare a lungo. Wawrinka non sembra intenzionato ad aggredire Tsonga, rimane ancorato fuori dal campo anche sulla sua seconda. Il francese è ancor meno coraggioso. Anche in situazioni come sul 4 a 5 e 40 pari, quando il set è in prossimità del traguardo e i punti si fanno più pesanti. Il tiebreak arriva puntuale. Lo inizia male Tsonga, lo prosegue peggio lo svizzero. Non c'è divertimento per gli spettatori, non fosse per un tifoso svizzero che si avventura in un cantato che strappa i primi veri applausi. A Wawrinka basta giusto trovare un paio di vincenti di rovescio per mettere le mani sul set. Dal 2 pari inanella 5 punti consecutivi e il primo parziale è suo. Stan esulta, forse eccessivamente, sull'ultimo punto regalatogli da Tsonga con uno dei tanti, troppi errori non forzati (saranno 39 alla fine).  

TENSIONE TRA STAN E JO
Lo sguardo, tra i due, non è esattamente romantico. E, seduti in attesa del secondo set, discutono. “E' solo una partita di tennis” chiosa Stan. Si va avanti, senza che il livello del match accenni a migliorare. E paradosso vuole che la partita svolti nel momento peggiore per Wawrinka. Tsonga ha già dilapidato le prime palle break nel terzo gioco, non mettendoci un minimo di coraggio. Deve pensarci Stan. Avanti 40-15 nel sesto gioco, piazza un doppio fallo, una folle volèe in rete e il break è regalato. Non solo Jo non s'accende, ma spegne le poche velleità sin lì mostrate. La sua arma migliore, il dritto, diventa impropria. Con tre gratuiti rimette in carreggiata lo svizzero e poi si lascia travolgere, lasciando scappare pure il secondo set. Stan è al minimo sindacale. Di tanto in tanto s'inventa colpi per i fotografi. Ma non è di sicuro nella sua miglior versione. Dall'altra parte della rete, tuttavia, l'inconsistenza di Tsonga gli consente di prendersi delle pause. Nel primo gioco del terzo set concede ancora due palle break. Nemmeno pare accorgersene, Jo. Non fa nulla per riaprire l'incontro, anzi, lo chiude da solo. Completamente svuotato di fiducia, sbaglia due volte di rovescio e una di dritto e Stan si invola verso la semifinale. Lo svizzero, ben lontano dall'essere on fire, prova pure a complicarsi la vita. Ma la palla break concessa sul 4 a 2 è annullata con uno dei rari spunti degni di nota. Urla “C'mon” Stan. Non succede più nulla. E dopo la fredda stretta di mano al suo avversario, rivolge il pensiero alla semifinale. Chissà se speranzoso che la favola di Misha Zverev continui, o magari di poter affrontare Federer uscendone da vincitore.

AUSTRALIAN OPEN 2017 – Quarti di Finale
Stan Wawrinka (SUI) b. Jo Wilfried Tsonga (FRA) 7-6 6-4 6-3