Esordio vincente per Federer e Nadal. Lo svizzero desta un’ottima impressione contro Stepanek. “Gli scambi lunghi non mi fanno più paura”. Nadal soffre all’inizio, ma poi si ritrova.

Di Riccardo Bisti – 16 aprile 2014

 

Non poteva iniziare meglio l’avventura di Roger Federer a Monte Carlo. La vittoria in Coppa Davis e l’imminente paternità gli hanno dato ancor più tranquillità, parsa evidente nei 50 minuti con cui ha massacrato Radek Stepanek con il punteggio di 6-1 6-2. Roger, assente al Country Club dal 2011, è rapidamente salito sul 5-0, gettando le basi per il 14esimo successo su 16 scontri diretti contro il ceco. “Sono un po’ sorpreso di come è andata – ha detto Federer – sulla terra, quando prendi il sopravvento nel gioco da fondo, è un po’ difficile uscirne. Per questo, per Radek è stato piuttosto complicato. Ho iniziato bene in entrambi i set, soprattutto nei turni di servizio. Davvero un buon match per iniziare la campagna sul rosso”. Lo svizzero si è detto in ottime condizioni fisiche e mentali. “In particolare, non ho più paura che lo scambio si allunghi”. Per lui è stata la 24esima partita vinta a Monte Carlo, la 25esima nel 2014. Federer è il tennista ad aver vinto più partite nella stagione in corso, anche se Monte Carlo rappresenta un conto aperto per lui: insieme a Roma e Shanghai, è uno dei tre Masters 1000 non ancora vinti. Dal 2006 al 2008, ha perso tre finali contro Rafael Nadal. Adesso, senza alcuna pressione, chissà che non possa pensare al colpaccio. Negli ottavi sfida Lukas Rosol. Federer, tuttavia, non ha dato certezze per l'immediato futuro: qualche torneo salterà a causa della paternità? Madrid, Roma, addirittura Parigi? "La nascita di un figlio è una priorità per me, anche se dovessi saltare un torneo. Ho giocato abbastanza partite in vita mia"
 
PARTENZA DIESEL PER NADAL
Inizio con qualche incertezza per Rafael Nadal. Lo spagnolo ha sofferto nei primi 20-25 minuti contro Teimuraz Gabashvili, tanto da trovarsi sotto 3-1 e 30-40 sul proprio servizio. Ma lui aveva avvisato: ha ripreso ad allenarsi sulla terra soltanto venerdì scorso e ha bisogno di un po’ di tempo per trovare il miglior rendimento. Gli è bastato assaporare qualche antica sensazione per rimettere in sesto la partita. Effettuato il controbreak, dal 4-4 ha messo il turbo e ha chiuso in 73 minuti con il punteggio di 6-4 6-1. In particolare, Rafa ha allungato di un paio di metri la traiettoria dei suoi colpi e tanto è bastato. Per Nadal è stato il successo numero 49 a Monte Carlo. Adesso cercherà di fare 50 contro Andreas Seppi, in un’ipotetica marcia verso il 27esimo Masters 1000 in carriera. Rafa non è parso particolarmente soddisfatto, almeno a giudicare dal linguaggio del corpo. A volte è sembrato quasi schifato dai suoi colpi. In particolare, è parso vulnerabile al servizio, concendendo quattro palle break a Gabashvili. Ma i test veri saranno altri. In chiusura di programma, Stanislas Wawrinka ha ritrovato sensazioni sopite e massacrato Marin Cilic, accompagnato in tribuna da Goran Ivanisevic. Il programma si è ultimato così rapidamente da far spostare sul Campo Centrale la sfida tra Guillermo Garcia Lopez ed Alexandr Dolgopolov. Per la disperazione dei suoi tanti tifosi, l’ucraino si è fatto sorprendere col punteggio di 6-1 7-5. Chi se la ride è Zeljko Franulovic, direttore del torneo. Tutti i 14.600 biglietti sono stati venduti, e ci sarà il tutto esaurito anche per i prossimi giorni. La voglia di tennis è più forte della crisi economica: il record di pubblico sembra ormai scontato.
 
MASTERS 1000 MONTE CARLO – IL TABELLONE