Anche il canadese finisce sotto i ferri. Si è trattato di un intervento minore, che non gli dovrebbe impedire di giocare gli ultimi tornei dell'anno. "Spero che servirà a migliorare il mio rovescio". La curiosa spiegazione sul perché diversi giocatori sono costretti ai box.

Durante uno Us Open che sta dando grandi soddisfazioni ai tennisti reduci da seri problemi al polso (Juan Martin Del Potro e Madison Keys su tutti), giunge notizia che Milos Raonic si è sottoposto a un piccolo intervento al polso sinistro per mettere fine ai fastidi che lo attanagliano già da qualche settimana. Parlando con ESPN, il canadese ha spiegato che si è trattato di una proceduta "minore", che non ha intaccato la struttura complessiva del suo polso. In due parole, sono stati eliminati alcuni elementi che si erano accumulati. "È semplicemente qualcosa di cui mi sono preso cura". Il problema è deflagrato dopo Wimbledon: lo abbiamo visto a Washington, poi al torneo di casa a Montreal, ma "se fosse stato qualsiasi altro torneo non lo avrei giocato" aveva detto dopo la sconfitta contro Adrian Mannarino. Il forfait allo Us Open, in effetti, non è stato così sorprendente.

UN ALTRO MESE DI STOP
I tempi di recupero sono piuttosto brevi, stimati in un mese. Sembra difficile che possa partecipare alla stagione asiatica, mentre sarà più probabile vederlo nei tornei indoor di fine stagione, ancora più adatti al suo tennis. "Spero che questo intervento renda ancora migliore il mio rovescio" ha scherzato Raonic, attualmente numero 11 ATP. Tra l'altro, ha provato a dare una spiegazione sul perché ci sono stati così tanti infortuni nel settore maschile: a suo dire, c'è troppo spazio tra i tornei del Grande Slam. Secondo Raonic, i Major dovrebbero essere più vicini tra loro in modo che i giocatori non debbano continuamente fermarsi e ripartire nel corso della stagione. Una visione interessante ma utopica: salvo qualche aggiustamento, neanche le attese modifiche del 2019 porteranno cambi significativi al calendario attuale. E gli Slam non saranno toccati in nessun modo.