I tennisti si lamentano della durezza del calendario, poi giocano un mucchio di esibizioni. A dicembre, Federer giocherà 5 partite in 9 giorni in Sudamerica.
La locandina promozionale dell’esibizione colombiana tra Federer e Tsonga
Di Riccardo Bisti – 30 settembre 2012
Mentre sta ancora decidendo se giocare o meno a Shanghai (così informa il suo biografo Renè Stauffer), Roger Federer sta effettuando un’intensa promozione della tournèe di esibizioni che terrà a dicembre in Sudamerica. In teoria, l’ultimo mese dell’anno dovrebbe essere un mix tra vacanze e preparazione, ma molti dei top players giocano diverse esibizioni. Una scelta che stride con le battaglie sindacali di chi vuole una stagione agonistica più corta. I tennisti stanno facendo pressione sull’ATP in modo da avere un calendario più breve e, dunque, più tempo tra una stagione e l'altra. In alcune occasioni, in effetti, è capitato che passassero poco più di 20 giorni tra la finale di Coppa Davis e i primi tornei australiani. Oggi le cose sono cambiate: l’ultima giornata di Repubblica Ceca-Spagna sarà il 18 novembre, i primi colpi a Doha, Brisbane e Chennai si giocheranno il 31 dicembre. 43 giorni che secondo molti non bastano. 43 giorni in cui devono stare le vacanze e la preparazione invernale. Spesso – a sentire gli stessi giocatori – gli effetti della preparazione influiscono sul rendimento. E' il caso di Andreas Seppi: cambiando preparazione fisica e aggiustando alcuni dettagli, ha giocato uno spettacolare 2012 che lo ha portato a ridosso dei top 20. Negli ultimi anni, tuttavia, sta cambiando qualcosa. Molti giocatori, soprattutto i più forti, approfittano della pausa invernale per giocare una serie di esibizioni in giro per il mondo.
Il caso più eclatante riguarda Roger Federer. In questi giorni sono uscite una serie di immagini dello svizzero con addosso gli abiti delle nazionali brasiliane di calcio e pallavolo. Foto promozionali del “Gillette Federer Tour” (dal nome della nota marca di rasoi che lo sponsorizza) che lo vedrà impegnato in Brasile il 6 dicembre contro Thomaz Bellucci e due giorni dopo contro Jo Wilfried Tsonga. Ma non finisce qui: si sposterà in Argentina, dove giocherà due esibizioni contro Juan Martin Del Potro. L’evento si chiamerà “Copa Claro Nokia” e si terrà in due giornate, 12 e 13 dicembre. Ancora: subito dopo andrà in Colombia, dove il 15 dicembre affronterà di nuovo Jo Wilfried Tsonga a Bogotà in un evento denominato “Encuentro Bancolombia”. Cinque partite in nove giorni. Anche se saranno allenamenti senza alcuna tensione agonistica, Federer vedrà interrotta la preparazione e comunque si sottoporrà a lunghi viaggi proprio nel bel mezzo dell’off-season. Tuttavia, sono sforzi che vale la pena fare. Per giocare cinque partite, Federer incasserà qualche milione di dollari. Per intenderci, giocando cinque match senza tensione agonistica e al meglio dei tre set, guadagnerà (all'incirca) come se vincesse….tre tornei del Grande Slam! Natualmente non sarà l’unico. E’ di pochi giorni fa la notizia che Novak Djokovic giocherà contro Gustavo Kuerten (addirittura un ex!) per inaugurare un campo da tennis nella baraccopoli brasiliana di Rocinha.
Anche Rafa Nadal è avvezzo alle esibizioni. L’anno scorso giocò a Bogotà proprio contro Djokovic (e i due finirono col ballare la salsa), e ancora prima aveva giocato alcune esibizioni con Federer: molti ricordano quella di Palma de Maiorca, con il campo per metà in erba e metà in terra battuta. Ci sono poi stati i match benefici a Madrid e Zurigo, utili a raccogliere fondi per le rispettive fondazioni. Anche in quel caso si giocò a dicembre, poco prima di Natale. Quest’anno, nel contesto delle celebrazioni per i 110 anni del Real Madrid, si sarebbe dovuto giocare un match tra Nadal e Djokovic al Santiago Bernabeu. Avrebbero dovuto battere il record assoluto di pubblico per una partita di tennis, fatto registrare un paio d’anni fa dal match Clijsters-Serena Williams (altra esibizione!), che allo Stadio Re Baldovino di Bruxelles (l’ex Heysel) radunarono 35.681 persone. Il match è saltato per i noti problemi al ginocchio. E poi ci sono i petrodollari di Abu Dhabi, che da qualche anno radunano alcuni dei migliori giocatori nel weekend di Capodanno. Poco importa se c’è da festeggiare l’anno nuovo: ciò che conta è giocare una (danarosa) esibizione. La riflessione è lì, frulla nel cervello, nasce spontanea: come mai tante lagne per il calendario se poi si giocano esibizioni dappertutto, in qualsiasi momento dell’anno, e soprattutto nei momenti destinati al riposo? Non stiamo criticando le esibizioni: vanno benissimo, così come i campionati a squadre, perché svolgono una preziosa funzione di promozione, oltre a generare un importante indotto economico. Anzi, le esibizioni sono linfa vitale per il tennis. Molto spesso, un'esibizione attira molto più pubblico rispetto ai tornei ATP. I professionisti si comportano come tali, andando dove ci sono soldi come le api cercano il nettare. E' giusto. Però potrebbero smetterla di lamentarsi per il calendario, anche perché spesso giocano solo i tornei che vogliono. Un professionista si comporta come tale, ma deve ricordarselo anche quando non gli conviene.
Post correlati
Ascolti tv: fra tennis e calcio c’è partita
Gli ultimi match di cartello di Serie A trasmessi in chiaro hanno registrato ascolti che tratteggiano una realtà, se...