THE LIST – Chi l'ha detto che per vincere a tennis bisogna essere dei marcantoni? La storia del tennis è piena di piccoletti che hanno fatto sfracelli. Vi offriamo la lista dei 10 migliori tennisti dell'Era Open….dal metro a 75 in giù! 

E' una settimana felice per Diego Schwartzman. Il simpatico argentino ha centrato per la prima volta i quarti in un torneo ATP. La curiosità? Con i suoi 170 centimetri, è il più basso tra i top-100. In un tennis pieno di mancati cestisti, fa piacere vedere un ragazzo normale, che tiene alta la bandiera dei “piccoletti”. Eppure la storia, anche recente, è piena di giocatori che hanno ottenuto grandi risultati pur senza essere alti. Anzi, alcuni dei più forti di sempre erano sotto la soglia del metro e 75 centimetri. Ok, magari non arriviamo agli estremi di Felicisimo Ampon, mitico filippino ricordato come il più basso di sempre, ma se madre natura è stata severa con i centimetri, non è detto che non ci si possano togliere soddisfazioni. Coordinazione, velocità e riflessi sono doti importanti anche al giorno d'oggi. Ecco la top-10 dei più forti “nanetti” dell'Era Open: un incoraggiamento per tutti quelli che si sentono in imbarazzo quando devono mettere il naso all'insù.

 

MARCELO RIOS – 1.75

18 titoli – 13 finali – n. 1 ATP

L'unico numero 1 ATP a non aver mai vinto uno Slam. Talento immenso, testa ribelle, ha sdoganato il concetto di “rovescio al salto”, proprio per compensare la bassa statura. Ottenere un autografo era missione quasi impossibile, mentre le donne lo hanno fatto impazzire: tra una rissa da saloon e l'altra, lo abbiamo visto piangere in TV perchè aveva il cuore infranto.

 

 

MICHAEL CHANG – 1.75

34 titoli – 24 finali – n. 2 ATP

Per ovviare all'altezza, Prince aveva disegnato per lui il “racchettone” longbody: lui ha saputo sviluppare un servizio eccezionale per la statura e possedeva una mente suprema: laddove non arrivava con i centimetri, riusciva con la testa e con la strategia. Ha vinto uno Slam e giocato altre 3 finali. Peccato abbia dovuto sfidare Sampras e Agassi, altrimenti…

 

 

KEN ROSEWALL – 1.75

31 titoli – 20 finali – n. 2 ATP

Lo avevano chiamato “Muscle”, giusto per prendere in giro un fisico mingherlino. Ma che classe! Capace di arrivare in finale a Wimbledon a 20 anni di distanza, ha vinto 8 Slam ma sarebbero stati molti di più se non fosse passato tra i professionisti. Il suo rovescio era una rasoiata che avrebbe dovuto esistere nell'epoca digitale. Ha giocato (e vinto) il miglior match di sempre…

 

 

DAVID FERRER – 1.75

21 titoli – 22 finali – n. 3 ATP

Umiltà al potere. Da ragazzino si era stufato di lottare ed era andato a fare il muratore, poi ha capito che sudare sul campo da tennis non è così male. Da 10 anni continua a migliorarsi, giorno dopo giorno, è salito al numero 3 ATP e giocato una finale Slam. Il dato più impressionante? Ha giocato 43 finali (vincendone 21). E non ha ancora alzato bandiera bianca….

 

 

GUILLERMO CORIA – 1.75

9 titoli – 11 finali – n. 3 ATP

Ricordarlo per una sola partita persa (la finale di Parigi 2004) non sarebbe giusto. Con il suo talento cristallino, sublimato dalla “vigorita” di dritto, l'argentino è stato il miglior terraiolo per un paio d'anni. Un carattere fragile e sensibile gli ha impedito di vincere ancora di più. Oggi è maturato e prova a trasmettere la sua esperienza ai giovani.

 

 

ROD LAVER – 1.73

46 titoli – 22 finali – n. 3 ATP

Lui l'ha persa, la partita più bella di sempre (la finale del WCT a Dallas, nel 1972), ma è l'unico ad aver centrato per due volte il Grand Slam. Laver, semplicemente, era “il” tennis. Talento inarrivabile, classe cristallina, correttezza sublime. Non fosse diventato professionista, ancora oggi avrebbe più Slam di Federer. In un tennis “umano”, l'altezza non contava così tanto….

 

 

SEBASTIEN GROSJEAN – 1.75

4 titoli – 9 finali – n. 4 ATP

Si dice che i francesi giochino bene ma non siano vincenti. Può darsi, ma il marsigliese ha ottenuto più del massimo. Numero 4 ATP, semifinalista in tre Slam su quattro, tirava una fiondata di dritto che lasciava fermi anche i migliori. Oggi si è riciclato come (ottimo) commentatore.

 

 

EDDIE DIBBS – 1.70

22 titoli – 20 finali – n. 5 ATP

Lo chiamavano “Fast Eddie” e questo dice tutto. Ha avuto la sfortuna di competere contro Bjorn Borg e Guillermo Vilas, altrimenti avrebbe intascato almeno uno Slam. Invece ha raccolto due semifinali a Parigi e una ventina di titoli (22, per l'esattezza). La sua estrema intelligenza tattica lo ha fatto vincere su tutte le superfici, indoor compreso. Solo l'erba non gli andava giù….

 

 

HAROLD SOLOMON – 1.68

22 titoli – 16 finali – n. 5 ATP

Lo ricorderemo sempre per la finale persa a Parigi contro Adriano Panatta, che lo schernì davanti allo specchio prima del match. “Ehi, Sorcio, guarda un po'…ma secondo te chi può vincere?”. Ma sulla terra era un cagnaccio: non sbagliava mai ed era l'incubo di (quasi) tutti. Forse avrebbe meritato uno Slam, ma c'era un certo Bjorn Borg….

 

 

GASTON GAUDIO – 1.75

8 titoli – 8 finali – n. 5 ATP

Il più debole vincitore Slam di sempre? Forse, anche perchè fu Coria a regalargli il Roland Garros 2004 in una finale folle e memorabile. Tirava un rovescio meraviglioso, ma aveva una testa fragile che sfociava nell'autolesionismo. Forse avrebbe potuto vincere di più, ma poi pensi al modo in cui ha intascato Parigi e dici: “Ok, non può proprio lamentarsi…”