di Gabriele RivaE’ ancora buona Italia
di Gabriele Riva

E’ ancora buona Italia. Nonostante la sconfitta al primo turno rimediata a Zagabria da Andreas Seppi (e gliela si può perdonare visto l’eccellente settimana di Rotterdam) contro De Voest e la sconfitta di Volandri contro Almagro, gli azzurri questa settimana trovano in Simone Bolelli e Potito Starace due solidi portabandiera. Uno a Zagabria, l’altro ad Acapulco, in Messico.

ARIA DI DAVIS – Ed è aria fresca. E’ il buon vento che soffia da Zagabria e che porta la buona notizia di un Simone Bolelli bello carico. L’atleta di Coach Pistolesi ha superato Marin Cilic, più che papabile singolarista croato per la Davis (che giocheremo proprio in Croazia ad aprile) in due set anche abbastanza agevoli. Simone, nei due unici precedenti contro Cilic, ventanni e n.45 Atp, non aveva mai vinto (una volta a Mosca, l’altra nel challenger di Casablanca sempre nel 2007) e questa inversione di tendenza fa molto bene, a lui, per il morale e, perché no, pure a Barazzutti. Oggi SuperBol si giocherà un posto in semifinale contro il belga Olivier Rochus (n.62 Atp).

ARIA DI RIVINCITA – Dopo il bel match (perso purtroppo) con cui Potito Starace ha impensierito non poco David Nalbandian la scorsa settimana a Buenos Aires, i due si incrociano di nuovo in Messico, ad Acapulco. Come in Argentina sono i quarti di finale e come in Argentina el Gordito è la testa di serie numero uno del seeding, forte del suo ottavo posto nel ranking mondiale. Sette giorni fa erano serviti tre set al Top Ten per sbarazzarsi del nostro numero 1, e anche l’aiuto esterno dell’ultrà Maradona. Questa volta non gioca in casa David, probabilmente non avrà la “curva” a suo favore ma in compenso si troverà di là della rete un Potito in forma e ancora furente per la sconfitta rimediata nell’ultimo scontro diretto. Contro un giocatore come Nalbandian non sai mai cosa aspettarti, ma le premesse per fargli un bello sgambetto ci sono tutte.