di Gabriele RivaNei
film americani la frontiera del Messico significa spesso libertà, per
Flavia
Pennetta significa successi
di Gabriele Riva
Nei
film americani la frontiera del Messico significa spesso libertà, per
Flavia
Pennetta significa successi. Uno dietro l’altro. Dopo la quinta
finale
consecutiva ottenuta all’Abierto Mexicano, 180 mila dollari di montepremi,
la brindisina ha centrato anche la seconda vittoria della sua annata 2008.
E proprio con il successo messicano e dopo quello di Vina del Mar di qualche
giorno fa, ecco che il totale nella casella tornei Wta in carriera fa sei.
Un successo netto fin dai primi turni che ha vissuto di un solo set di
passaggio a vuoto, il secondo del match decisivo. In finale infatti Flavia
ha superato in tre partite la francese Alizé Cornet (n.52 Wta e testa di
serie numero 2 del draw), 6-0 4-6 6-1 lo score. “Sono partita bene – ha
commentato la Pennetta – ma poi mi sono un po’ innervosita verso la fine
del secondo set, sarà stato che mi sentivo vicina alla vittoria, non so.
Comunque alla fine è andato tutto bene. E’ sempre bello vincere
qui, ormai
mi sento a casa mia”.
E quello “di casa sua” è il successo
numero 2 della stagione, come abbiamo già detto. Quello che
c’è da precisare
è che solo Maria Sharapova, Justine
Henin e Lindsay Davenport
hanno già raggiunto due affermazioni in questo inizio di stagione. Titoli
che le hanno consentito di riacciuffare le Top 30 (nella classifica odierna
Flavia è piazzata proprio sul trentesimo scalino) e che per il
proseguimento
della stagione danno una notevole iniezione di fiducia: il (brutto) 2007
è passato, questo è certo, e il 2008 può tornare a parlare
una lingua a
lei conosciuta, quelle delle grandi del circuito.
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