Da New York, Alessandro Terziani – foto Ray Giubilo
Flavia Pennetta non finisce più di stupire. La 33enne brindisina gioca una semifinale “perfetta” dominando Simona Halep, n.2 mondiale. E’ la prima finale in uno Slam per la Pennetta, terza giocatrice italiana a riuscire nell’impresa dopo Schiavone (Roland Garros 2010 e 2011) ed Errani (Roland Garros 2012). Da lunedì prossimo sarà comunque n.16 WTA guadagnando ben 10 posizioni. Se dovesse vincere il torneo rientrerebbe nella top ten, al n.8, dopo sei anni dall’ultima volta.
L’avvio del match faceva pensare a una dura battaglia con scambi lunghi e profondi. Sull’1-1 la Pennetta sventa una palla break. Sul 2-1 la svolta del match. L’azzurra effettua il break e prende con decisione il comando del gioco. Lascia andare il braccio, soprattutto con il diritto, come mai l’avevamo vista fare. Anche il servizio è quello delle giornate migliori. La Halep è impreparata a una simile situazione tattica. La Pennetta vola dominando i successivi giochi e chiudendo il primo set in soli 28 minuti.
La Pennetta strappa subito il servizio alla rumena in avvio di secondo set. Sembra tutto fin troppo facile e infatti l’azzurra ha il primo piccolo passaggio a vuoto del match. Subisce il contro break per un paio di disattenzioni e la Halep sale di livello. E’ di nuovo break per la rumena che si porta sul 3-1 con la Pennetta che sembra un po’ affaticata. In realtà l’azzurra aveva solo tirato un po’ il fiato. La brindisina riprende l’opera da dove l’aveva lasciata. Dall’1-3 15-15 è un crescendo wagneriano con la Pennetta che infila vincenti da ogni dove e la Halep che commette errori di frustrazione. Un’eccezionale serie di 15 punti vincenti fa salire Flavia sul 5-3 e servizio. Al secondo match point, un diritto vincente regala alla Pennetta il successo più importante della carriera in neppure un’ora di gioco, 59 minuti per la precisione.
Con una Pennetta così anche Serena, in campo adesso con la Vinci, dovrà cominciare a preoccuparsi.
Pennetta b. Halep 6-1 6-3