Splendido match della brindisina, che annienta Carla Suarez-Navarro, una delle più attese a Parigi, e si prende per la tredicesima volta la seconda settimana in uno Slam. A separarla dal primo quarto parigino un’altra spagnola: Garbine Muguruza.Quando meno te lo aspetti, ecco il risultato di prestigio. Flavia Pennetta ci ha abituato a grandi cose, ma alzi la mano chi, dopo il suo difficile match di primo turno, si sarebbe aspettato di trovarla per la tredicesima volta in carriera nella seconda settimana di un torneo del Grande Slam. Pochi, pochissimi, invece eccola di nuovo lì, dopo una vittoria di carattere contro Carla Suarez Navarro, numero 8 del mondo. L’aveva battuta quattro volte e sapeva di non aver nulla da perdere, così ha tirato fuori il suo miglior tennis, tradotto nel facile 6-3 6-4 finale. Aver visto Francesca Schiavone lottare come una ragazzina dev’essere stato un grande stimolo, e Flavia non ha perso l’occasione per mostrare a sua volta di cosa è (ancora) capace. Ne è uscito un match poco lontano dalla perfezione, con una tattica vincente attuata con precisione sin dalle prime battute. Segno che prima dell’impegno si è seduta con Salvador Navarro a studiare degli schemi, e non appena ha messo piede sul Campo 2 (dove hanno dirottato l’incontro, inizialmente previsto sul Lenglen) li ha applicati alla perfezione. Proprio quel diritto carico che il coach ha inserito nel suo tennis è diventata l’arma principale per annientare l’avversaria, non al 100%, ma pur sempre da battere. “Dovrò evitare il suo rovescio”, aveva detto l’azzurra dopo il successo con la Rybarikova, ma evidentemente il coach le ha fatto cambiare completamente idea. Ha schiacciato la rivale proprio in quell'angolo, obbligandola a frullare fuori dalla ‘comfort zone’ ma soprattutto a utilizzare pochissimo il diritto, che esteticamente non sarà al livello del rovescio, ma le regala molti più punti.
DA 3-1 A 3-4, POI LA REAZIONE
Oggi però la spagnola ha raccolto poco da entrambe le parti, e ancora meno da un servizio troppo leggero, contro una Pennetta sempre in pressing fin dalla risposta, a distruggere come piattelli tutti i tentativi di difesa incontrati sulla propria strada. Il primo set è stato un’autentica girandola di break, ma con l’azzurra sempre avanti grazie al game tenuto in apertura, rivelatosi decisivo nel 6-3, siglato con una precisa volèe di rovescio. Stessa musica nel secondo set, sino a quando Flavia ha tenuto la battuta salendo 3-1. Seguendo la logica del primo parziale sarebbe dovuto diventare il game decisivo, invece è stato l’ultimo per una decina di minuti, dominati dalla spagnola. Ha tenuto per la prima volta la battuta, ha recuperato il break ed è salita 4-3, approfittando di un piccolo, e fortunatamente innocuo, passaggio a vuoto di Flavia. Ma dallo 0-15 dell’ottavo game l’azzurra ha ripreso a fare sul serio, avvicinandosi di nuovo al campo. Con quattro punti di fila ha siglato il 4-4, e poi ha infilato l’allungo decisivo, mostrando tanta determinazione e una maggiore varietà di soluzioni. Gran passante di rovescio per lo 0-15 e incrociato di diritto per lo 0-30, con conseguente caduta dell’avversaria, inciampata nel cambio di direzione. Un capitombolo diventato il simbolo della sua resa, certificata due punti più in là dal doppio fallo che ha offerto all’azzurra la palla del game, sfruttata nel migliore dei modi. E sul 5-4 niente tensione, scacciata con quattro punti di fila, prima di un sincero abbraccio nei pressi della rete.
FLAVIA VUOLE IL PRIMO QUARTO A PARIGI
Nel 2008 fu la Suarez a batterla a sorpresa ai French Open, quando era una diciannovenne proveniente delle qualificazioni, stavolta la gioia è toccata all’azzurra, che in 70 minuti esatti ha ricambiato lo sgarbo rendendola la quarta top ten a salutare Parigi prima della seconda settimana, insieme a Eugenie Bouchard, Caroline Wozniacki e Simona Halep. Fatta eccezione per la rumena, che all’ombra della Tour Eiffel doveva difendere la finale di dodici mesi fa, era lei la grande attesa del quartetto, dopo i grandi risultati che l’hanno portata fra le prime dieci e la recente finale al Foro Italico. Chissà che ora la potenziale outsider non diventi l’azzurra, protagonista di una stagione così così, ma che non ha dimenticato come si vincono le partite importanti. L’ha dimostrato anche oggi, centrando per la terza volta gli ottavi a Parigi e regalandosi un'inattesa chance per puntare di nuovo a quel quarto di finale che le è mancato sia nel 2008 sia nel 2010, quando a fermarla fu la Wozniacki. Stavolta invece c’è Garbine Muguruza, un’avversaria che per blasone fa meno paura, ma ha tutte le carte in regola per ripetere i quarti di dodici mesi fa. Per Flavia si potrebbe fare il solito discorso: se va bene tanta gioia per il secondo quarto Slam in carriera lontano da New York (dove ne ha giocati cinque), se va male pazienza, può essere comunque soddisfatta. Ma dopo la vittoria di oggi accontentarsi sarà molto più difficile.
ROLAND GARROS – Terzo turno
Flavia Pennetta (ITA) b. Carla Suarez Navarro (ESP) 6-3 6-4
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