US OPEN – A Flavia Pennetta basta limitare a 12 i gratuiti per battere Shelby Rogers. Pliskova elimina Ivanovic e apre il suo ottavo.

Di Alessandro Mastroluca – 28 agosto 2014

 
Ha vinto d'esperienza, Flavia Pennetta. Ha reso facile una partita a specchio, che avrebbe potuto anche complicarsi. E che si stava complicando. Si è appoggiata su una prima di servizio oggi particolarmente efficace, con cui ha ricavato il 70% di punti, per salvare la prima palla break. Ha cominciato a far muovere Shelby Rogers, che ha colpi puliti e più pesanti di quelli di Flavia ma è meno reattiva negli spostamenti, soprattutto quelli laterali. Ne ha depotenziato i punti di forza in un match senza variazioni, ha sfruttato gli angoli, lavorato sulle aperture, fatto crescere i dubbi della giovane americana che un paio di settimane fa ha zittito una Montreal già finita al buio per il blackout. Rogers ha affossato la risposta che ha mandato Pennetta a servire per il set sul 5-4: in 34' l'azzurra scollina il primo set e apre il secondo come meglio non potrebbe, con un secondo break di fila. “Una giocatrice come Shelby deve imparare come vincere con il suo gioco nella media – ha detto Jeff Wilson, ex coach di Chanelle Scheepers e Lauren Davis, ora CEO della MWTennis Academy di Charleston dove Rogers si è allenata con Bryan Minton dal 2001 al 2011, prima di passare al centro tecnico USTA di Boca Raton – deve giocare il tennis che la sua identità le consente, deve imparare a trasformare un 4-6 in un 6-4”.
 
ESPERIENZA E IDENTITÀ
Shelby ci ha provat, almeno per qualche minuto, a dimenticare il 4-6 del primo set. Ha trovato l'immediato controbreak nel secondo gioco, ma ha perso subito il servizio nel terzo game. E di fatto la sua partita è finita. Ha iniziato a sbagliare di più, Flavia è andata avanti a incitarsi e a mantenere l'iniziativa, a far correre l'avversaria sempre più a disagio nel giocare un tennis che non le appartiene, che la sua identità non le consente. La rimonta appena accennata, da 1-4 al 3-4, non cambiano il destino già scritto nella fornace del campo 11. La ventunenne di Mont Pleasant, che ha pianto dopo aver perso la sua prima partita di tennis a sette anni, che ha battuto al primo turno Zanevka, reduce da 13 vittorie di fila, ma non ha mai passato più di un turno negli Slam, è gradualmente scivolata fuori dalla partita. E a Flavia sono bastati 18 vincenti, due in meno dell'avversaria, per passare al terzo turno in meno di un'ora e un quarto. Le è bastato contenere i gratuiti, 12 a fine partita contro i 33 di Rogers, per non correre nessun tipo di rischio e completare il 6-4 6-3 che suona tanto come una formalità portata a compimento con il livello minimo di complicazioni.
 
MERITATA FORTUNA
Non sarà certo facile per l'azzurra, incastonata nel quarto di Serena Williams, ripetere la semifinale dell'anno scorso. Di sicuro, però, si è appianato il percorso verso la sfida alla numero 1 del mondo. Percorso che avrebbe dovuto prevedere un ottavo di finale contro Ana Ivanovic, a cui ha strappato solo un set in cinque precedenti. Ma la serba si è incartata in 29 errori gratuiti contro la ceca Karolina Pliskova che ha firmato la sorpresa di giornata: ha vinto 7-5 6-4, qualificandosi per la prima volta al terzo turno di uno Slam con più di qualche chance di migliorare il suo best ranking di numero 41 del mondo. Sulla strada dei quarti, Pennetta dovrà prima superare Gibbs (che ha battuto nell'unico precedente, agli Us Open dell'anno scorso) o Pavlyuchenkova (2 vittorie su 2 per l'azzurra tra 2008 e 2011), per poi sfidare la ceca o Casey Dellacqua (un solo confronto in passato, vinto da Flavia a Bangkok nel 2007). Al momento, poi, Flavia sarebbe numero 14 nella Race, la classifica che calcola solo i risultati stagionali e determina le otto che prenderanno parte ai WTA Championships di Singapore. Con una vittoria potrebbe ulteriormente avvicinare la numero 10, Dominika Cibulkova, battuta a sorpresa dalla quindicenne CiCi Bellis. Tra la slovacca, decisamente opaca dopo la finale agli Australian Open, e l'azzurra rinvigorita la scorsa primavera dal trionfo a Indian Wells, il più prestigioso della sua carriera, ci sono ora, tenendo già in conto il passaggio al terzo turno, poco più di 500 punti (2809 contro 2277). Per agganciare la top 10, che vorrebbe dire quanto meno la possibilità di andare a Singapore come riserva, Flavia dovrà superare Petkovic, Errani e Jankovic, tutte racchiuse in poco meno di 300 punti. Un sogno bello e possibile.