ROMA. L’azzurra massacra la povera Cetkovska e vola nei quarti di finale, dove potrebbe sfidare Serena Williams. Sembra il momento migliore per affrontarla.
Flavia Pennetta è per la seconda volta nei quarti a Roma

Dall'inviato a Roma, Riccardo Bisti – 17 maggio 2012

 
La Pennetta ha scacciato i fantasmi. Fino ad oggi, il campo intitolato a Nicola Pietrangeli (da quest’anno c’è anche una targa celebrativa) non le aveva mai portato fortuna. Invece quest’anno è cambiato tutto. Tre vittorie belle, convincenti, una più netta dell’altra. Via la Kirilenko, via Sloane Stephens e adesso via Petra Cetkovska con un devastante 6-0 6-1. Risultato durissimo che è per buona parte merito di Flavia. L’azzurra era scatenata, raramente l’abbiamo vista giocare così bene. Quando la ceca le ha tolto di mezzo Agnieszka Radwanska, con cui non aveva mai vinto, ha tirato un sospiro di sollievo. Ma non credeva di avere vita così facile. “La Cetkovska è una che sa fare bene tutto”. Ci aveva vinto 3 anni fa ad Acapulco, in tre set ed in rimonta. Allora chiuse con il 6-0, identico punteggio del primo set di oggi. Flavia ha vinto i primi 11 giochi della partita, andando a servire sul 6-0 5-0 prima di concedere alla Cetkovska il game della bandiera. Ma il match è finito rapidamente. Flavia ha impressionato soprattutto sotto il profilo mentale e fisico. Aveva una grinta eccezionale, una rabbia inaudita. Non lasciava andare i game combattuti neanche quando il risultato finale era già scritto. E si è lasciata andare a più di un pugnetto, gesto plateale a uso e consumo del pubblico.
 
Chi sostiene che il pubblico non possa condizionare le partite sbaglia o è in malafede. Pensate alla Juventus pressochè imbattibile nel nuovo stadio. A Roma, il Campo Pietrangeli è stato declassato ma è diventato il campo delle imprese degli italiani. Ieri Seppi ha battuto Isner, oggi la Pennetta ha dato una delle più vivide dimostrazioni di forza. Adesso possono accedere al Pietrangeli anche i possessori del biglietto “ground”, il meno prestigioso. Sono i tifosi veri,  i grandi appassionati, quelli che ti sanno caricare. Noi continuiamo a pensare che sia stato irrispettoso, per la storia di questo campo, metterlo dietro alla SuperTennis Arena, che al di là delle novità hi-tech non avrà mai lo stesso fascino. Ma se i risultati continuano a dare ragione agli azzurri, va benissimo così. Un passantino in slice ha spinto Flavia nei quarti, dove approda per la seconda volta in dodici apparizioni al Foro Italico. La prima (e unica) risale al 2006, quando battè la Medina Garrigues negli ottavi e cedette 6-3 6-1 a Martina Hingis, futura regina del Foro. Adesso troverà Serena Williams, con cui ha perso due volte su due, strappandole un set a Miami 2008 e facendo bella figura allo Us Open 2009. La superficie e le circostanze sembrano le ideali per affrontare la pantera di Compton.