INDIAN WELLS – Splendida vittoria di Flavia contro Maria Sharapova. Nel primo set va in crisi di nervi, poi trova la giusta tattica e schianta la russa alla distanza. E’ una delle vittorie più belle in carriera, la nona di fila in California.
C’era profumo d’impresa, e impresa è stata. Flavia Pennetta continua ad esaltare. Sul cemento di Indian Wells sembra imbattibile, come se un flusso invisibile la renda ancora più forte. Se n’è accorta Maria Sharapova, battuta con un emozionante 3-6 6-3 6-2. Una vittoria pulita, di forza. Flavia l’ha ottenuta con la qualità, senza sfruttare le difficoltà altrui. O meglio, è stata lei a mettere in difficoltà Masha. I precedenti incoraggiavano (2-2, vinti gli ultimi due), ma erano piuttosto datati. Invece la Pennetta ha fatto quello che doveva: restare concentrata e sfruttare le occasioni. Eravamo stati facili profeti: per battere la Sharapova bisognava sfruttare le occasioni. Il 4 su 15 nella trasformazione di palle break contro la Stosur equivaleva a una condanna. Ed eccoci serviti: Ne ha sfruttate 4 su 5, con un fantascientifico 80%. Ancora meglio al servizio, dove ha cancellato 9 opportunità su 11. Con questa efficacia nei punti importanti, non puoi perdere. Nemmeno se dall’altra parte c’è la più carismatica del tour. Tra le due c’è una certa compatibilità tecnica: il bum-bum della Sharapova non dà fastidio alla Pennetta, che anzi si appoggia alla grande. Il dritto, colpo di relativa debolezza, ha ripreso a funzionare come lo scorso anno: lo arrota di più, alzando la traiettoria (qui si vede la mano di coach Salvador Navarro) e si apre il campo con efficacia, soprattutto in direzione incrociata. Ottiene due benefici: oltre a procurarsi qualche metro di campo libero, sposta l’avversaria dalla comfort-zone. L’aveva detto anche Madison Brengle dopo averci perso al primo turno. E così Flavia approda ai quarti laddove lo scorso anno ha colto la vittoria più bella: non è ancora sufficiente per ammortizzare i punti in scadenza (ne ha recuperati 215 sui 1000), ma le sensazioni sono ottime.
ASPETTATIVE RIPAGATE
A fare il tifo per lei, oltre al coach e al fisioterapista Max Tosello, c’era il fidanzato Fabio Fognini (a soffrire in seconda fila) e un'entusiasta Ximena Fleitas, moglie di Simone Bolelli (il duo azzurro è ancora in gara in doppio: sono a caccia di punti importanti per archiviare il discorso Masters). Le hanno dato una mano, colorando uno Stadium 1 senza una grossa cornice di pubblico. Paradossalmente, la bella notizia è che Flavia non ha sfoderato la sua migliore prestazione. Vuol dire che ha margini di crescita. Per intenderci, ha tirato 15 colpi vincenti e 34 errori contro il 27-42 della Sharapova. Il bilancio darebbe ragione alla russa, ma chi ha visto la partita sa bene che nel terzo set si è spezzato l’equilibrio. Il break al terzo game, sigillato da due doppi falli di Masha, è il simbolo di una resa che esalta la forza di Flavia al di là della prestazione. E’ stata al massimo numero 10, ma sul cemento all’aperto vale di più. Ormai la possiamo considerare una top-player, anche se con asterisco. Un asterisco dovuto all’età non più giovanissima (è professionista da 15 anni!) che si tramuta in un pizzico di discontinuità. Ma a Indian Wells tutto questo sparisce, magicamente. Anche in una partita in cui il tasso emotivo l’ha addirittura portata a piangere, vittima di una crisi di nervi, nel cuore del primo set, quando si è trovata sotto 3-1 (peraltro con un pizzico di sfortuna: nastro sulla palla break per la Sharapova). Lei l'ha spiegata così: "Per me era molto importante fare bene in questo torneo – ha detto – soprattutto stasera, sul centrale, contro la Sharapova, C'erano molte aspettative e credo di averle gestite bene". Proprio nel momento più difficile ha trovato il controbreak. Non è bastato, ma dal secondo set è iniziata un’altra partita. O meglio, dal terzo game, quando la Sharapova si è trovata 0-40 sul suo servizio. In quel momento Flavia ha detto che no, non era il momento di lasciare Indian Wells.
ARRIVO A BRACCIA ALZATE
Il suo tennis è diventato ancora più vario: giocando palle sempre diverse, ha mandato fuori palla la Sharapova. Imbarazzante la palla corta facilmente intercettata dalla Pennetta, foriera del primo break del terzo set. Quasi ironico, visto che 24 ore prima Masha aveva spiegato di aver impiegato “24 anni” a giocare la smorzata, perchè il suo primo coach Robert Lansdorp “non sapeva nemmeno cosa fosse”. Al contrario, Sven Groeneveld sta provando ad ampliare il suo gioco, sfruttando armi tecniche fino ad oggi sconosciute. “Anche se la volèe di rovescio è diventato un colpo molto complicato da quando mi sono operata alla spalla”. Contro la Azarenka le erano riuscite un paio di soluzioni, ma contro la Pennetta non era aria. "A un certo punto sono diventata più aggressiva – dice l'azzurra – il servizio mi ha dato una grossa mano e sono stata brava anche in risposta, e lei ha iniziato a faticare nei suoi turni di battuta". Flavia ha giocato sul velluto, e le lacrime sono diventate sorrisi ed entusiasmo. Per lei è la quinta vittoria contro una giocatrice compresa tra le prime 2 WTA: aveva sconfitto un paio di volte una numero 1 (Jankovic a Zurigo 2008 e Wozniacki a Pechino 2011), altrettante una numero 2 (Zvonareva a Sydney 2011 e Na Li lo scorso anno a Indian Wells). Sulla carta, il quarto di finale sarà meno impegnativo. Sfiderà Sabine Lisicki, improvvisamente ritrovata dopo un pessimo avvio di stagione. La tedesca ha colto un bel 6-4 6-4 su Caroline Garcia, favorita delle vigilia in virtù dei 12 successi nelle ultime 14 partite. Al contrario, Sabine ne aveva vinto uno solo nel 2015. Adesso, dopo aver battuto Vinci ed Errani, vorrà fare il tris contro Flavia. Tra le due non ci sono precedenti.
PREMIER MANDATORY INDIAN WELLS – Ottavi di Finale
Serena Williams (USA) b. Sloane Stephens (USA) 6-7 6-2 6-2
Timea Bacsinszky (SUI) b. Elina Svitolina (UCR) 4-6 6-1 6-1
Simona Halep (ROM) b. Karolina Pliskova (CZE) 6-4 6-4
Carla Suarez Navarro (SPA) b. Heather Watson (GBR) 7-6 3-6 6-1
Lesia Tsurenko (UCR) b. Eugenie Bouchard (FRA) 6-7 7-5 6-4
Jelena Jankovic (SRB) b. Belinda Bencic (SUI) 6-3 3-6 6-3
Sabine Lisicki (GER) b. Caroline Garcia (FRA) 6-4 6-4
Flavia Pennetta (ITA) b. Maria Sharapova (RUS) 4-6 6-1 6-1
QUARTI DI FINALE
Serena Williams (USA) vs. Timea Bacsinszky (giovedì alle 3)
Simona Halep (ROM) vs. Carla Suarez Navarro (mercoledì alle 21)
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