Il rischio c'era: salutare il circuito nel peggior modo possibile. Ok, nonostante la sconfitta all’esordio nel WTA di Tianjin, Flavia Pennetta ha ancora discrete possibilità di qualificarsi per le WTA Finals di Singapore, ma vedere una fresca campionessa Slam perdere dalla numero 414 del mondo non è certo una bella notizia. La brindisina ha ceduto per 6-3 7-5 alla qualificata ucraina Lyudmyla Kichenok, giocando un brutto match culminato con una delle sconfitte più pesanti in carriera. Una conferma di come, nel mondo della racchetta, le motivazioni siano alla base dei risultati. All’azzurra ne sono rimaste ben poche. Ha chiesto una wild card in Cina solo in chiave Singapore, anche se dal titolo di New York in avanti non ha mai indicato il Masters come una priorità. L’impressione è che abbia provato a qualificarsi per accontentare i tifosi e chiudere la carriera in un grande palcoscenico, invece il suo addio potrebbe essere stato oggi, dopo una netta sconfitta in un piccolo WTA International. Sicuri che non convenisse dire addio direttamente a New York, senza più ripresentarsi in campo?Il rischio c'era: salutare il circuito nel peggior modo possibile. Ok, nonostante la sconfitta all’esordio nel WTA di Tianjin, Flavia Pennetta ha ancora discrete possibilità di qualificarsi per le WTA Finals di Singapore, ma vedere una fresca campionessa Slam perdere dalla numero 414 del mondo non è certo una bella notizia. La brindisina ha ceduto per 6-3 7-5 alla qualificata ucraina Lyudmyla Kichenok, giocando un brutto match culminato con una delle sconfitte più pesanti in carriera. Una conferma di come, nel mondo della racchetta, le motivazioni siano alla base dei risultati. All’azzurra ne sono rimaste ben poche. Ha chiesto una wild card in Cina solo in chiave Singapore, anche se dal titolo di New York in avanti non ha mai indicato il Masters come una priorità. L’impressione è che abbia provato a qualificarsi per accontentare i tifosi e chiudere la carriera in un grande palcoscenico, invece il suo addio potrebbe essere stato oggi, dopo una netta sconfitta in un piccolo WTA International. Sicuri che non convenisse dire addio direttamente a New York, senza più ripresentarsi in campo?