di Alessandro Magrini – foto Getty Images
È purtroppo giunta al capolinea l’avventura di Flavia Pennetta al Master di Singapore: per il dispiacere dei numerosi tifosi italiani "in fibrillazione" davanti ai teleschermi, la brindisina non ce l’ha fatta contro una maestosa Maria Sharapova, che si è imposta 7-5 6-1 al termine di una battaglia durata un’ora e 27 minuti.
Flavia ha fatto il possibile, lottando con tutte le sue forze contro un’avversaria che, da gran professionista e campionessa qual è, ha sin da subito fatto ricredere chi la immaginava appagata e con poco o nulla da chiedere, considerato il passaggio del turno già acquisito. Al contrario, Masha ha messo in campo una prestazione deluxe, ancor più rimarchevole se si considera il calvario vissuto dalla russa in questa stagione, tormentata da guai fisici che l’hanno tenuta lontana dalla vittoria per ben sei mesi.
A dire il vero l’obiettivo semifinali è stato concretamente alla portata della trentatreenne pugliese, cui oggi era sufficiente vincere un set per continuare la sua corsa al titolo. Ma col passare dei minuti quello che inizialmente si presentava come un sogno si è progressivamente trasformato in utopia.
Pronti via ed è infatti subito break per Flavia, che fulmina Sharapova con un’eccezionale risposta vincente. Confermato il vantaggio, l’azzurra gioca un tennis efficace e con poche sbavature, “reggendo” bene sulla diagonale di rovescio e provocando alla rivale più di un grattacapo sul proprio servizio. È un match di ottima qualità, con pochissimi errori da ambo le parti, e con vincenti in successione. Mancata però la chance di mettere due break tra sé e Maria, avanti 4-3 la numero 8 del mondo perde sciaguratamente la battuta, complici due doppi falli nello stesso game. Sono i primi segnali di cedimento, che arriva puntuale quattro giochi più tardi, quando l’italiana si fa breakkare nuovamente e vede sfumare il primo parziale.
Come quanto accaduto nel precedente incontro del gruppo rosso, quello che ha visto Radwanska imporsi su Halep, la sfida di fatto si chiude qui. Il secondo set è a senso unico, con un netto 6-1 che sancisce il cordiale abbraccio tra le due giocatrici.
Sharapova e Radwanska volano così alle semifinali, mentre scorrono i titoli di coda sulla carriera di Flavia, dopo 15 anni da professionista, 11 titoli in singolare (tra cui Indian Wells e US Open) e 17 in doppio. Per lei, come suo solito, parole “sobrie” nella press conference riguardo questo giorno importantissimo: “ Più di me, siete agitati voi e soprattutto la mia famiglia. Per me è un normale post-partita…forse me ne renderò conto tra qualche giorno”.