“Pending”: Potito Starace non può fare attività
BERGAMO – Emerge una storia curiosa dal torneo challenger di Bergamo. Potito Starace, fermo dallo scorso luglio (a parte la Serie A1) per le note vicende extra-tennistiche che riguardano lui e Daniele Bracciali, aveva chiesto una wild card per le qualificazioni. La direzione del torneo era orientata ad accogliere la richiesta, considerando l'importante passato del campano (ex n.27 ATP e finalista in quattro tornei del circuito). Tuttavia, qualche giorno fa è sopraggiunta una comunicazione dell'ATP che certifica lo stato di "pending" dell'azzurro. In due parole, l'ATP ha recepito le decisioni della giustizia sportiva italiana e Starace non può svolgere attività internazionale in attesa di giudizio definitivo. La storia è nota: accusati di aver combinato un match a Barcellona 2011 (Starace-Gimeno Traver), Daniele e Potito erano stati radiati dal Tribunale Federale e sostanzialmente assolti dalla Corte Federale di Appello: assoluzione piena per Starace, condanna a 12 mesi per Bracciali. Il pronunciamento del Collegio di Garanzia CONI, tuttavia, ha stabilito il rifacimento del processo di secondo grado. Per questo motivo, si torna allo status precedente e dunque entrambi i giocatori risultano sospesi, anzi, "pending". Per Potito è un danno non indifferente: la sua idea era giocare una stagione al top prima del ritiro, ma la lunga attesa del giudizio lo terrà fermo ancora un po'. Ad oggi, non si conoscono ancora le date del nuovo processo sportivo, mentre l'udienza presso il GUP di Cremona (relativamente alla giustizia ordinaria) è fissata per il 18 maggio. BERGAMO – Emerge una storia curiosa dal torneo challenger di Bergamo. Potito Starace, fermo dallo scorso luglio (a parte la Serie A1) per le note vicende extra-tennistiche che riguardano lui e Daniele Bracciali, aveva chiesto una wild card per le qualificazioni. La direzione del torneo era orientata ad accogliere la richiesta, considerando l'importante passato del campano (ex n.27 ATP e finalista in quattro tornei del circuito). Tuttavia, qualche giorno fa è sopraggiunta una comunicazione dell'ATP che certifica lo stato di "pending" dell'azzurro. In due parole, l'ATP ha recepito le decisioni della giustizia sportiva italiana e Starace non può svolgere attività internazionale in attesa di giudizio definitivo. La storia è nota: accusati di aver combinato un match a Barcellona 2011 (Starace-Gimeno Traver), Daniele e Potito erano stati radiati dal Tribunale Federale e sostanzialmente assolti dalla Corte Federale di Appello: assoluzione piena per Starace, condanna a 12 mesi per Bracciali. Il pronunciamento del Collegio di Garanzia CONI, tuttavia, ha stabilito il rifacimento del processo di secondo grado. Per questo motivo, si torna allo status precedente e dunque entrambi i giocatori risultano sospesi, anzi, "pending". Per Potito è un danno non indifferente: la sua idea era giocare una stagione al top prima del ritiro, ma la lunga attesa del giudizio lo terrà fermo ancora un po'. Ad oggi, non si conoscono ancora le date del nuovo processo sportivo, mentre l'udienza presso il GUP di Cremona (relativamente alla giustizia ordinaria) è fissata per il 18 maggio.