Il 22enne di Bahia Blanca si aggiudica il Challenger Masters di San Paolo piegando in “semi” e finale due rumeni: Victor Hanescu e Adrian Ungur. Guido sarà premiato con l’entrata tra i top 100 … di FABIO BAGATELLA

di Fabio Bagatella – foto http://www.challengerfinals.com.br/galerias

In Brasile si balla il tango argentino. Guido Pella sorprende tutti, trionfando nel Masters Challenger di San Paolo. Per Pella la festa è tripla: perchè colta in casa dei “nemici” carioca, perchè gli permette il primo ingresso nella top 100 Atp e e perchè conferma l'imbattibilità stagionale di Guido in finale.

Subito orfane della wild card Tomaz Bellucci – beniamino di casa grande e grande favorito della vigilia – a causa di un problema fisico, le Atp Challenger Tour Finals sembrano destinate a divenire una questione tutta romena. Victor Hanescu e Adrian Ungur, i dominatori dei due gironi del round robin, sono invece costretti ad inchinarsi alla sorpresa venuta dall'Argentina: Guido Pella, 22eene mancino di Bahia Blanca. 

L'allievo di Fabian Blengino piega Hanescu in semifinale ed Ungur nell'ultimo atto. Nella “semi” Pella s'impone 7-6(3) 6-2 in 1h e 35'. In finale lo score è molto più serrato: 6-3 6-7(4) 7-6(5) dopo 2h e 31' di grande battaglia. L'argentino vendica così il ko nel round robin, dove era stato Ungur a prevalere nel tie-break della terza partita. A fine match Guido sottolinea espressamente l'importanza della vittoria nel suo primo incontro contro Bellucci: "Sconfiggere Tomaz mi ha dato molta fiducia. E' stato uno dei match più duri che abbia mai giocato, anche perchè avevo tutti contro".

Per Guido Pella un assegno da $84.900 e 100 preziosi punti Atp che lo conducono per la prima volta in carriera tra i primi cento giocatori del mondo. Da incorniciare il 2012 dell'argentino, che si conclude con 350 posizioni guadagnate. Pella aveva infatti iniziato la stagione al numero 346, poi la scalata grazie ai tre titoli Challenger conquistati in altrettanti finali (Salinas, Manta e Campinas). Il sudamericano ha inoltre raggiunto il suo primo main draw nel circuito maggiore e lo ha fatto agli Us Open. Tra le sue vittime nelle qualificazioni newyorkesi anche Lukas Rosol, il giustiziere di Nadal a Wimbledon, poi il ko all'esordio con un set strappato a Nikolay Davydenko.

Anche il finalista Ungur, che a giugno aveva stabilito il suo best ranking (79) prima di perdere una quarantina di posizioni nell'ultima parte della stagione, ha la soddisfazione di rientrare tra i top 100. E' invece la top 50 a finire nuovamente nel mirino dell'altro rumeno protagonista in Brasile, il 31enne Hanescu. Settimana brasiliana positiva pure per Aljaz Bedene. Lo sloveno, qualificatosi per la semifinale ai danni del nostro Paolo Lorenzi, ha però racimolato solo cinque giochi contro Ungur.

 

Semifinali:

Ungur b. Bedene 6-4 6-1

Pella b. Hanescu 7-6(3) 6-2

 

Finale:

Pella b. Ungur 6-3 6-7(4) 7-6(4)