Una sfida tutt’altro che scontata quella tra Emma Navarro e Jessica Pegula, con la vittoria della numero cinque al mondo ancora alla ricerca dell’exploit che possa lanciarla definitivamente tra le grandi
Non un banale ottavo di finale del torneo di Miami. La prima sfida tra Pegula e Navarro, disputata nella scorsa notte, era stata presentata come il derby tra le miliardarie del tennis, la sfida tra le due ragazze più ricche (badate bene, di famiglia) del circuito femminile. Da una parte Jessica Pegula da Buffalo, vicino New York, trent’anni, numero 5 del mondo. Suo padre, Terence Pegula, magnate del petrolio e del gas, detiene un patrimonio netto stimato in 6,8 miliardi di dollari ed è anche il proprietario di alcune importanti squadre sportive, come i Buffalo Bills della NFL e la squadra di Hockey dei Buffalo Sabres. Da parte sua, la ventiduenne Emma Navarro (20ª in classifica, lontani avi napoletani, è nata a New York ma dopo l’11 settembre la famiglia si è trasferita in Ohio) è la figlia di Ben Navarro, uomo d’affari con un patrimonio netto stimato intorno ai 3 miliardi di dollari, fondatore/amministratore delegato di Sherman Financial Group, che possiede la banca Credit One. Grande appassionato di tennis, Navarro senior è il proprietario di un circolo piuttosto famoso – ha ospitato i campionati nazionali Usta per juniores e qualche torneo Itf – a Mount Pleasant nella Carolina del Sud, oltre ad aver acquistato il Charleston Open, forse il più grande evento tennistico femminile del Nord America, e il torneo “combined” di Cincinnati.
Pegula è una ottima giocatrice ancora alla ricerca di un exploit nei tornei che contano davvero (negli Slam non è mai andata oltre i quarti di finale, raggiunti sei volte), Navarro sta giocando da qualche mese il suo miglior tennis e nel 2024 ha già vinto 20 partite, seconda solo a Swiatek (22). In comune le due ragazze hanno anche una personalità almeno apparentemente sempre molto rilassata, in campo e fuori, oltre alla passione per il piercing alle orecchie. Entrambe giocano di ritmo, senza colpi particolarmente esplosivi, puntando sulla regolarità. Un confronto quasi a specchio – disputato mentre arrivava l’eco della splendida battaglia tra Musetti e Shelton – che ieri notte è stato vinto dalla più esperta, dalla Pegula che ha rimontato da 1-4 nel primo set per imporsi poi 7-6 6-3. Un risultato importante per Jessica (la prima vittoria dell’anno su una Top 20), che si è da poco separata dal suo storico allenatore, quel David Witt ora all’angolo di Sakkari, e che è reduce da alcuni risultati fin troppo altalenanti, come la sconfitta all’esordio patita pochi giorni fa a Indian Wells. Nella parte alta del tabellone è rimasta la giocatrice con la classifica migliore e domani sfiderà (1-0 per lei i precedenti) la russa Alexandrova, sorprendente vincitrice della numero 1 del mondo Swiatek (6-4 6-2) con l’obiettivo di centrare la terza semifinale consecutiva in Florida. Tra un paio di settimane, poi, Pegula e Navarro si ritroveranno per difendere i colori degli Stati Uniti, nella sfida di qualificazione di King Cup con il Belgio, in programma a Orlando il 12 e 13 aprile.