Pavlyuchenkova profeta in patria
Non è facile essere profeti in patria. Per questo, Anastasia Pavlyuchenkova è particolarmente felice di aver vinto la Kremlin Cup di Mosca. E poco importa se si è trattato di un evento in tono minore, con tante assenze e sconfitte premature. La storia ricorderà che è stata la prima russa a vincere questo torneo dopo Elena Dementieva nel 2007, la quarta in assoluto (prima ce l'avevano fatta Anastasia Myskina e Anna Chakvetadze). In finale ha superato Irina Camelia Begu col punteggio di 6-4 5-7 6-1. "Non poteva esserci un modo migliore per chiudere la stagione – ha detto la Pavlyuchenkova, al settimo titolo in carriera e secondo nel 2014 – è stata una partita dura, ma a casa mia non potevo perdere. Il futuro? Di solito, alla fine di ogni stagione, dico che la successiva sarà ancora migliore. Ma è difficile prevedere qualcosa del genere, allora non dico nulla. Adesso mi rilasserò per un po', poi ricomincerò ad allenarmi per il 2015". Non ha potuto assistere alla finale Shamil Tarpischev, squalificato dalla WTA per i commenti sulle sorelle Williams. Tuttavia, ha potuto seguire la finale del torneo maschile, sotto l'egida dell'ATP. Non è facile essere profeti in patria. Per questo, Anastasia Pavlyuchenkova è particolarmente felice di aver vinto la Kremlin Cup di Mosca. E poco importa se si è trattato di un evento in tono minore, con tante assenze e sconfitte premature. La storia ricorderà che è stata la prima russa a vincere questo torneo dopo Elena Dementieva nel 2007, la quarta in assoluto (prima ce l'avevano fatta Anastasia Myskina e Anna Chakvetadze). In finale ha superato Irina Camelia Begu col punteggio di 6-4 5-7 6-1. "Non poteva esserci un modo migliore per chiudere la stagione – ha detto la Pavlyuchenkova, al settimo titolo in carriera e secondo nel 2014 – è stata una partita dura, ma a casa mia non potevo perdere. Il futuro? Di solito, alla fine di ogni stagione, dico che la successiva sarà ancora migliore. Ma è difficile prevedere qualcosa del genere, allora non dico nulla. Adesso mi rilasserò per un po', poi ricomincerò ad allenarmi per il 2015". Non ha potuto assistere alla finale Shamil Tarpischev, squalificato dalla WTA per i commenti sulle sorelle Williams. Tuttavia, ha potuto seguire la finale del torneo maschile, sotto l'egida dell'ATP.