Diritto spazzolato, rovescio in back, smorzate tagliagambe: Francesco ha provato a colmare il gap in classifica contro il cileno Garin con la varietà, e ricordando un po’ «El Peque». Ha margini per crescere

Il match di Francesco Passaro con Cristian Garin è stata una passerella di smorzate tagliagambe con cui l’italiano ha provato a castigare un avversario trecentocinquanta posti più avanti in classifica mondiale.Ma non è stata l’unica soluzione tattica adottata dall’italiano ai danni del cileno. Il nostro eroe, approdato al main draw grazie a una bella wild card, guadagnata in tre turni di pre- quali sudati con altrettante camicie, ha messo in mostra anche un diritto spazzolato di tutto rispetto e una versione in back di rovescio insidioso come un’anguilla che meriterebbe imitazioni. Non è bastato per avere la meglio perché oltre al dislivello non ci ha creduto fino in fondo e così, come usa tra i neofiti, si è lasciato andare al solito partitone a tutto braccio senza badare troppo al rendimento. Nelle movenze, l’italiano ricorda molto Schwartzman e se dell’argentino riuscirà a riprodurre anche l’atteggiamento mentale avremo un bel rincalzo di appena 21 anni. 6-3 6-2 il risultato finale per il cileno, ma c’è margine per fare meglio.