Sconfitto da Bonzi, il perugino entrerà fra i primi 100 ma non giocherà i ‘1000’ americani
Il primo Slam in tabellone di Francesco Passaro finisce sbattendo contro Benjamin Bonzi – la Francia ha una passione per i ‘BB’ – numero 64 del mondo che di partite nei major ne ha giocate 25, qualcuna di più, non tantissime. Ma la differenza si sente.
«Mi è mancata un po’ l’esperienza» ammette Francesco. «Nei primi due set non ho sfruttato una palla break e sono andato sotto, accusando un po’ la pressione. Poi però mi sono ripreso, mi sono tolto un po’ di pesantezza e negli ultimi due ho giocato forse il mio miglior tennis su questa superficie. Facevo io il gioco, peccato per le sei palle break che non ho sfruttato nel quarto».
Il tennis vecchia maniera, al meglio dei cinque set, comunque gli piace: «Sì, perché ti dà sempre una chance di rientrare, poi sta a te saperla sfruttare. Oggi avrei voluto giocare il quinto, sarebbe stata una esperienza nuova e poi sentivo che l’inerzia della partita era dalla mia parte».
Grazie all’ingresso da lucky loser e al primo turno vinto contro Dimitrov (per ritiro dopo il primo set) a fine torneo entrerà per la prima volta fra i top 100, saltando da numero 104 a 89, e per l’Italia potrebbe essere record: non abbiamo mai avuto undici giocatori contemporaneamente fra i primi cento.
«Mi fa piacere, ma non cambia i miei obiettivi, che sono migliorare il gioco, ma mi può aiutare a essere più competitivo a livello Atp e alzare l’asticella».
Il prossimo appuntamento sarà il Challenger di Rosario, poi la ‘gira’ sudamericana, ma, nonostante il salto in classifica, niente Masters 1000 americani a Indian Wells e Miami: «tornerò in Italia per allenarmi e poi giocare di nuovo sulla terra».