I compleanni senza vittorie di Murray, i sorrisi della nuova Keys “terraiola” che ha sorpreso la Muguruza, l’amarezza di Pouille, Serena Williams in crescita verso Parigi, la racchettata di Djokovic, i tre errori decisivi di Nishikori e tanto altro. 

“Da dove nasce la mia crescita sulla terra? Penso che sia stata molto importante la doppietta dell’anno scorso a Monaco e Madrid. Il mio primo titolo sul rosso mi ha dato tanta fiducia, e la settimana dopo sono riuscito a sfruttare il momento, battendo Nishikori, Raonic e Nadal. Non avevo mai battuto tre giocatori così forti con tale regolarità. Sono stati giorni difficili ma mi hanno lasciato molto. Rispetto a dodici mesi fa penso di essere in una posizione ancora migliore, il mio tennis è cresciuto. Anche lo scorso anno di questi tempi ho vinto tanti match, ma credo di giocare meglio ora. Il mio servizio è cresciuto molto, oggi Pouille non ha avuto chance in risposta. Non mi era mai capitato di vincere una semifinale di un Masters 1000 perdendo cinque punti al servizio. Domani faccio 29 anni, e non ricordo di aver mai vinto degli incontri nel giorno del mio compleanno. Non è un gran segnale (ride), ma spero che le cose possano cambiare”.

LUCAS POUILLE
“Non saprei dire se la situazione di oggi ha condizionato il mio match, anche perché è stato lo stesso per entrambi. Abbiamo dovuto aspettare parecchio, non è stato facile, ma per me come per lui. Ho iniziato bene il match, ma Andy è un grande giocatore, risponde sempre, se non riesci a tenere una buona percentuale di prime di servizio diventare difficile. È molto offensivo, mette tanta pressione, specialmente alla seconda, risponde due metri dentro al campo. E poi non regala nulla. Non ho giocato il miglior match della mia vita, ma lui è stato più bravo. Come posso descrivere la mia settimana? Alti e bassi, prima bassi, poi un paio di match vinti. Ero pronto per il terzo ma Monaco si è ritirato. Resta una bella settimana, ora è il momento riposare un po’. Negli ultimi due mesi ho giocato molto, sono un po’ stanco. Un paio di giorni di pausa e poi inizierò ad allenarmi per il Roland Garros”.

MADISON KEYS
“Credo di aver giocato veramente un gran match. Il primo set è stato una battaglia, entrambe abbiamo servito molto bene, e poi è sempre difficile quando durante un match ci si ferma più volte. Sono soddisfatta perché specialmente nell’ultimo game sono stata capace di controllare i nervi e chiudere il match. Questa finale mi rende molto felice, e un po’ mi sorprende, su tre ne ho giocate due sulla terra, anche se quella verde è diversa da questa.  Sono felice di non affrontare di nuovo la Kerber in finale. Credo che i principali progressi nel mio gioco siano nella risposta e a livello di intensità. A volte ho dei cali di attenzione, posso perdere dei punti molto velocemente, devo imparare a riprendermi subito. Periodo sorprendente nel circuito? Credo che anche se una giocatrice non è fra le teste di serie abbia sempre la possibilità di battere le più forti. Non è che chi è più avanti in classifica deve vincere facile contro chi le sta dietro”.

GARBINE MUGURUZA
“Ho avuto la sensazione che oggi lei giocasse molto sciolta, magari perché non le piace la terra. Ha giocato un gran match, ha servito benissimo. Nonostante le condizioni ha colpito sempre molto forte e sbagliato poco. Il primo set è stato molto delicato, l’hanno deciso due punti e li ha vinti lei. Sapevo di dover giocare un tennis super aggressivo, perché lei mette un sacco di pressione. Sono molto sorpresa dal livello a cui ha giocato. In chiave Roland Garros è stata una buona settimana, ovviamente mi sarebbe piaciuto arrivare in finale, ma alla vigilia degli Slam l’obiettivo di tutte è anche giocare più incontri possibile. Da quel punto di vista, la settimana è stata perfetta”.

SERENA WILLIAMS
“Credo che per me sia stato il tabellone perfetto in chiave Parigi. Ogni giocatrice che ho affrontato ha un tennis diverso, ma sono tutte ottime sulla terra battuta. Anche domani, contro Madison, sarà di nuovo un’avversaria diversa, credo sia un’ottima opportunità. La Begu ha giocato molto bene, colpiva la palla sempre in anticipo, ci ho messo un po’ ad abituarmi. L’avevo già vista giocare, ma non sapevo benissimo cosa aspettarmi, non avendola mai affrontata prima. Ho capito perché sta ottenendo questi risultati, ci mette tanta intensità e combatte duramente. Contro la Keys? Una delle cose che ho imparato di lei è che ogni volta gioca meglio. Ed è positivo, come ho detto altre volte penso che lei abbia le qualità per diventare il futuro del tennis americano. Dovrò cercare di fare le solite cose, anche se sto invecchiando. Devo cercare di farmi trovare pronta per l’incontro e mettere in campo tutto quello che ho”.

NOVAK DJOKOVIC
“A livello di qualità credo sia stato un match fenomenale, ancor di più rispetto a quello con Nadal, per il modo in cui colpiva la palla. Mi ha reso difficile fare qualsiasi cosa, difendere, sfruttare le occasioni. Nel secondo ha iniziato a concedere qualcosa, ma nel primo è stato impressionante, non potevo fare molto di più. Nel terzo, invece, ho avuto due chance per il 5-1 e forse avrei potuto fare qualcosina meglio, ma complimenti a lui, ha lottato e giocato i punti importanti come un top player, con coraggio e aggressività. Ho vinto solo un punto più di lui, 111 a 112, la dice tutta sul match. Se l’avesse vinto lui, di certo non si potrebbe dire che non ha meritato. Nel primo set? Nel togliere la terra dalla scarpa mi sono colpito la caviglia: il dolore prima è passato, poi è tornato nel terzo set. Murray è in forma, abbiamo appena lottato a Madrid e io non avrò troppo tempo per recuperare. Ma proverò a fare il possibile”.

NEI NISHIKORI
“Al momento sono solo molto deluso per la sconfitta. Solo due punti di differenza nel tie-break, molto amareggiato. Credo di aver giocato alla grande nel primo set, molto aggressivo. Però ho smesso di farlo nel secondo, quando lui è salito di livello. Nel terzo credo che avrei potuto fare qualcosa meglio, ma lui mi ha messo un sacco di pressione e non sono riuscito a servire tante prime palle come negli scorsi incontri. Questo mi è costato tanti punti, poi nel tie-break ho regalato troppo. Tre errori di fila dal 3-3, credo che questo sia stato l’errore più grande di questo match. Come l’ha vinto Novak? Aggressività e consistenza. Non regala mai i punti importanti, come tutti i top player. Certo, in un paio di punti avrei potuto fare meglio, mettere più volte la palla in campo, ma magari mi serve solo un po’ di esperienza in più”.