ROMA – A parte l'ultimo match tra Nadal e Wawrinka, il venerdì del Foro Italico non ha regalato incontri memorabili. La protagonista, nonostante ci fossero pochi giornalisti in conferenza stampa, è stata Daria Gavrilova. La giovane australiana, nata in Russia, è la protagonista a sorpresa del torneo e ha affermato che il suo segreto sono le canzoni di Shakira. Federer ha spiegato che una programmazione più leggera è sempre nei suoi pensieri, ma non l'ha ridotta perchè è svizzero e la logistica dei tornei europei lo aiuta. Ecco le frasi più interessanti di giornata.
SIMONA HALEP
“Non è facile giocare contro una rumena, ma durante la partita ti dimentichi dell'avversaria. Scendi in campo e fai quello che devi”.
“Sono contenta che abbiano allungato a tre settimane la distanza tra Roland Garros e Wimbledon. Cambierà qualcosa, ma un settimana di stop dopo Parigi mi farà bene. Credo sia una buona cosa. E poi, se dovessi giocare male a Parigi, le settimane di riposo diventerebbero due…”.
TOMAS BERDYCH
“E' certamente la mia stagione migliore, ma non dipende soltanto dai risultati. Conta molto il lavoro, la preparazione, le cose che ho cambiato. Significa che posso scendere in campo in condizioni migliori. L'ho già detto: miglioro settimana dopo settimana e sto andando nella giusta direzione”.
ROGER FEDERER
“In effetti ho pensato di dare un taglio alla mia programmazione, ma non lo faccio perchè sono svizzero e non vengo da paesi lontani come Australia, Stati Uniti o Sud America. In Europa è facile viaggiare. Onestamente penso che sia un vantaggio essere europeo. Credo che un giocatore debba avere due basi per allenarsi, una negli Stati Uniti e un'altra in Europa. Può aiutare ad allungare la carriera. Sono sempre stato attento alla programmazione, mi prendo tempo per riposare, ma questo non significa che debba stare fermo per tre mesi".
“In questo momento tengo molto i piedi al centro del campo, non giro intorno alla palla per tirare il dritto. Sto giocando molto bene di rovescio, sono contento così. Voglio sempre cercare il dritto come fanno quasi tutti, ma adesso ho feeling con il rovescio. Non è stata una decisione presa a tavolino con il mio coach”.
NOVAK DJOKOVIC
“Difficile dire quale dei tre match sia stato più complicato. Potevano andare diversamente, ma nel terzo set ho sempre trovato l'intensità e i colpi giusti. Ho avuto alti e bassi, ma alla fine ho trovato la soluzione. A volte, per vincere, ci vuole questo”.
“C'erano cattive condizioni di gioco, il campo non era in buono stato, c'era molto vento. Era difficile giocare un buon tennis, ma era lo stesso per entrambi. In questi casi penso che sia molto importante essere forti mentalmente”.
“Entrambi abbiamo faticato a trovare il ritmo, non ci sono stati tanti buoni punti. Ho giocato bene nel primo set, nel secondo ho avuto un pessimo game di servizio sul 2-3, lui ha giocato meglio, ha ridotto il numero di errori e ha meritato di vincerlo. Nel terzo è stato decisivo il break del 2-1. Da quel momento ho iniziato a colpire meglio, lui a sbagliare. Ho cercato di essere più aggressivo, spingendo al secondo o al terzo colpo. Ho cambiato il ritmo, ho tirato palle alte sul suo rovescio e ho iniziato a comandare”.
“Esalta sapere che mancano 10 giorni al Roland Garros, ma in questo momento i miei pensieri sono su questo torneo. E' ovvio che sia così: se pensassi al Roland Garros, sarei già a Parigi. Voglio fare bene a Roma, poi penserò a Parigi”.
“La nascita di mio figlio è stato il momento più bello della mia vita, anche se ormai sono passati 7 mesi. Tuttavia non ho mai pensato che la paternità potesse cambiare il mio tennis. Certo, perdi un po' di tempo libero, cambia qualcosa, ma sento l'amore e la forza di una vita che sta crescendo. E' una grande motivazione sapere che mia moglie e mio figlio mi seguono. La famiglia è più importante del tennis, ma mia moglie è un aiuto eccezionale: mi sprona e mi stimola. Senza il suo sostegno non potrei giocare ad alti livelli”.
KEI NISHIKORI
“Se mi sento un favorito a Parigi? Si, sta per iniziare…io sto giocando bene su terra…quest'anno spero di fare bene”.
“Per battere Djokovic devi sempre fare qualcosa di speciale. Per vincere anche solo un set mi devo spremere molto. E' un gioco fisico, ci vuole molta energia. Nel secondo set l'ho fatto. Ho tirato alcuni grandi colpi, sia incrociati che lungolinea. Mi auguravo di mantenere il livello anche nel terzo…”
DARIA GAVRILOVA
“Non ho avuto tempo di visitare Roma perchè la scorsa settimana ho perso nei quarti a Cagnes su Mer, ho fatto un viaggio di sette ore e il giorno dopo dovevo giocare, così sono sempre stata qui. Non ho visto nulla”.
“Il mio gioco è basato sul dritto, quindi cerco sempre di utilizzarlo ed essere aggressiva. Lei ha provato a fare lo stesso, ma io l'ho fatto un po' meglio e questo ha fatto la differenza”.
“Quando sono arrivata a Roma il mio obiettivo era giocare almeno otto match prima del Roland Garros, ma qui sono andata molto avanti. Per questo credo che la prossima settimana darò forfait, voglio riposarmi in vista di Parigi. Io e il mio team abbiamo un obiettivo: raggiungere la seconda settimana di uno Slam”.
“Non so perchè, ma in questi giorni sto ascoltando tutte le canzoni di Shakira. Mi piace molto. In questo momento sto leggendo “The girl on the train”.
MARIA SHARAPOVA
“Fino a 5-6 anni fa avevo un po' di timore quando iniziava la stagione sul rosso. Adesso, invece, è la benvenuta. Mi sono abituata ai movimenti e tante cose mi vengono più naturali”.
“La cosa migliore per restare in forma è una buona dieta. Sento una grande differenza quando mangio bene e ho una dieta bilanciata. Inoltre faccio tanto stretching, lavoro preventivo…ma credo che non ci sia esercizio migliore che giocare a tennis. E' uno sport che mette in funzione tutti i muscoli”.
“Davvero avete trovato su Youtube il mio match contro la Henin al Roland Garros, quando feci serve and volley? Mi piacerebbe molto vederlo, magari mandatemi il link!”