(sul suo outfit odierno)
“L’abito fa parte del design di Marion Bartoli. Ne ho un paio, molto simili. Molto colorato, interessante, diverso dagli altri, mi piace indossare qualcosa di non comune, mi piace cambiare, scegliere qualcosa di inusuale per il tennis, così come qualcosa di classico”.
EUGENIE BOUCHARD
“Amo veramente Roma, ogni volta che sono qui provo a vedere il più possibile della città. Negli ultimi due anni, visto che ho perso piuttosto presto, ho avuto un sacco di tempo libero. Sono stata praticamente dappertutto, e anche quest’anno ho già visitato un paio di posti, sono arrivata qui piuttosto presto. Mi piace essere qui, credo sia la mia città preferita. Mi mette felicità”.
JOHANNA KONTA (su un colpo tornato nel suo campo)
“Non so se è proprio un trick shot. Era più un ‘grazie, Madre Natura, per il vento’. Ma è stato comunque interessante e mi sono scusata”.
RAFAEL NADAL
“Credo che Roma sia speciale per tutti. Se non lo è Roma, quale altro posto può essere speciale? È uno degli eventi storici del circuito, nonché uno dei tornei più importanti. Penso che chiunque qui abbia sensazioni speciali. Io specialmente, perché ho avuto un sacco di successi in passato”.
NOVAK DJOKOVIC
“Con Becker c’è voluto del tempo per conoscerci e comprenderci, poi ognuno dei due ha tirato fuori il meglio dall’altro. Boris ha vinto tutto, è una leggenda, averlo accanto mi ha aiutato tanto mentalmente. Ha già vissuto tante cose che devo vivere, ha contribuito alla mia preparazione e stabilità mentale. Non solo in campo, ma anche in tutto il resto, spogliatoi, allenamenti, giornalisti”.
ALEXANDER ZVEREV
“Giocare contro Roger è un sogno. Mio fratello ci ha giocato una volta qui, nei quarti. Sarà fantastico, non vedo l’ora. Da bambino era il mio idolo, penso sia il miglior giocatore di sempre. Ammiro il modo in cui gioca a 34 anni, fa sembrare tutto facile, ma dietro c’è tanto lavoro. Sarà un match tosto. Se mi sento pronto per batterlo? Lo vedremo”.
SERENA WILLIAMS
“Sono soddisfatta del mio match e felice del mio livello. Ho giocato con grande consistenza, anche mentale. Ho iniziato bene. Queste sono alcune delle cose su cui ho lavorato, e ha funzionato. Sono contenta”.
FILIPPO VOLANDRI
“L’ultima volta che ho giocato un match così intenso è stata la finale di San Paolo 2012 contro Almagro, o qui contro Simon, l’anno dopo. Rientrare nel tennis di vertice è difficile, lo so bene perché l’ho già fatto due volte, prima dopo un infortunio e poi dopo un’annata difficile. Un conto è avere il livello per stare in certe posizioni, un altro è starci sul serio. Il livello del mio gioco al momento non cambia la classifica, devo proseguire con Challenger e qualificazioni ATP. Ora mi riposo un paio di giorni, resto qui a lavorare per Sky e poi sabato sera parto per Parigi. La prossima settimana giocherò le qualificazioni del Roland Garros”.
ANDY MURRAY
“Con Amelie abbiamo provato a far funzionare le cose, lo scorso inverno abbiamo deciso di comune accordo di proseguire per un altro anno, ma poi siamo riusciti a stare insieme praticamente solo a Miami, per dieci giorni. Il tempo necessario per il lavoro di cui ho bisogno è tanto, molto più di quanto siamo riusciti a lavorare insieme. Non si può sempre fare tutto al telefono, c’è bisogno anche di stare in campo insieme, di parlarsi di persona”.
Parole dal Foro Italico (Parte 2)
Dall’outfit particolare della Jankovic al fortunoso “trick” della Konta, il sogno di Zverev di giocare contro Federer, la soddisfazione di Serena, Murray sulla Mauresmo, Djokovic su Becker, l’amore di Nadal e Bouchard per Roma, e le (sagge) considerazioni di Volandri.