Ogni giorno, le frasi più interessanti dei protagonisti degli Internazionali BNL d'Italia. La tranquillità di Novak Djokovic. Bolelli: "Per ora non voglio parlare del nuovo coach". Errani: "Nessun problema per la separazione dalla Vinci: ora penso solo al singolare". (Foto Tonelli – FIT)La prima giornata di un grande torneo si snoda su due canali paralleli: i primi match delle qualificazioni e le prime conferenze stampa dei protagonisti. Nel pomeriggio di sabato hanno parlato Fabio Fognini e Simone Bolelli (in veste di singolaristi, ma anche doppisti), il numero 1 ATP Novak Djokovic e Sara Errani. Ecco le dichiarazioni più significative: ogni giorno, fino al termine del torneo, ve le riporteremo.
SIMONE BOLELLI
“Dominic Thiem è un avversario tosto, l'ho visto giocare a Monaco di Baviera proprio contro Fabio. Serve bene, spinge con il dritto, adotta un tennis abbastanza simile al mio. Chiederò qualche consiglio a Fabio”
“Non ho ancora deciso chi sarà il mio nuovo coach. In questo momento preferisco non parlare dell'argomento”
“Il singolare resta una priorità, ma affronteremo il doppio al 100%. E' diventato importante nel corso dell'anno e teniamo entrambi a fare bene”
FABIO FOGNINI
“Meno pressione rispetto all'anno scorso? Le aspettative ci sono sempre, ma se ti presenti da numero 15 ATP ce ne sono ancora di più. L'anno scorso è stato brutto, ho perso contro un giocatore che avevo già battuto, mostrando un livello lontanissimo dall'abituale. Ma ci può stare: il tennis è uno sport di vittorie e sconfitte, purtroppo soprattutto sconfitte. Nelle ultime settimane ho avuto sensazioni positive: tengo molto al torneo di Roma ma ho sempre fatto fatica. Speriamo che quest'anno ci siano più calma e supporto”
“A proposito di sostegno, mi piacerebbe essere supportato in modo diverso. L'anno scorso ero testa di serie ma non ho sentito un giusto appoggio del pubblico. Spero che quest'anno il pubblico di Roma ci possa aiutare, soprattutto nei momenti di difficoltà. In quel momento ne abbiamo ancora più bisogno”
NOVAK DJOKOVIC
“Perchè ho saltato Madrid? Per fortuna ho avuto una splendida stagione e ho potuto adattare la programmazione alle mie esigenze. Madrid è un grande torneo, cresce anno dopo anno e mi è dispiaciuto saltarlo, ma mi sono preso 7-10 giorni di riposo. Ho pensato di fare così per presentarmi con gambe e mente fresca, perchè la terra è una superficie molto impegnativa”
“In questo periodo senza tennis sono rimasto con la mia famiglia, mi sono allenato e sono arrivato a Roma con qualche giorno d'anticipo. Sono stato con mia moglie, mio figlio e sono venuti anche i miei fratelli. Sono stato lontano da ogni stress, ho trascorso un periodo di buona qualità senza gli stress che solitamente si vivono a un torneo”.
“Non sono sorpreso dai progressi di Rafael Nadal. Mi aspetto che giochi sempre meglio. La gente si attende sempre molto da lui, se non arriva in finale è considerato un fallimento. Avrà il suo picco al Roland Garros. Non mi sorprende neanche Murray: si è sposato e il matrimonio ha avuto un buon effetto sulla sua mente, abbiamo scherzato su questo argomento. La terra non è la sua migliore superficie, ma ha sempre avuto il tennis per rendere su una terra veloce come quella di Madrid”
“I cambi di racchetta a metà stagione? E' una cosa molto personale, posso parlare solo per me. Nel 2009 sono passato da Wilson a Head e ho impiegato un anno e mezzo per trovare il set-up ideale. E' un processo lungo, ci vogliono tanti test per verificare i vari dettagli. Per fare un cambio repentino bisogna essere più che mai sicuri di quello che si vuole, altrimenti può essere complicato sul piano mentale”
“Forse è la prima volta che parto favorito su Nadal al Roland Garros, ma anche in passato lo avevo battuto su terra prima di Parigi. L'approccio sarà diverso, ma non mi distrae. Parigi è l'unico Slam che mi manca e naturalmente è un pensiero che ho in mente, ma continuo a lavorare tranquillamente".
SARA ERRANI
“Daniela Hantuchova è un'avversaria molto impegnativa. Sa essere molto aggressiva. Spero che la terra mi dia una mano”
“Il terzo turno contro Serena Williams? E' un obiettivo che vedo ancora molto lontano, bisogna pensare ad un match alla volta. E comunque non ci penso ancora: intanto speriamo di arrivarci”
“Per ritrovare un buon ritmo mi ha aiutato giocare alcuni piccoli tornei in Sud America, cosa che l'anno scorso non avevo potuto fare. Mi sono piaciuta molto a Rio, dove ho vinto il torneo in condizioni di caldo infernale. Ho giocato bene due match a Miami, poi anche in Fed Cup e a Stoccarda contro la Radwanska”
“La separazione dalla Vinci non mi ha lasciato strascichi, la sto vivendo molto tranquillamente. Per me è un capitolo nuovo, gioco principalmente in singolare e va bene così. In questo momento non gioco il doppio e non ho intenzione di giocarlo: ho più tempo per allenarmi e curare alcuni aspetti del mio gioco”
“Purtroppo ci sono pochi tornei WTA su terra battuta. Sapete come la penso su questo argomento. Quest'anno me la sono cavata perchè ho potuto giocare alcuni piccoli tornei in Sud America, ma nel complesso credo che il calendario non sia amico della terra battuta. Di sicuro ci sono più tornei su terra nel circuito ATP”.
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